Novemila giorni e una sola notte
di Jessica Brockmole (Autore), I. Annoni (Traduttore)
a cura di Serena P.
"Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una
parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua
prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul,
ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come
indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non e mai
soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare
l'anima. Se tu solo sapessi..." E invece Margaret non sa. Non sa perché
Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi
domanda sul suo passato. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di
una lettera ingiallita, l'unica che Elspeth ha lasciato alla figlia
prima di andarsene da casa improvvisamente. Una lettera che è
l'appassionata dichiarazione d'amore di uno studente americano, David, a
una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida
e una speranza: attraverso di essa, riuscirà a svelare i segreti della
vita di sua madre e a ritrovarla? Come fili invisibili, tirati dalla
mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia
isola di Skye, nell'umile casa di una giovane poetessa che, venticinque
anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore,
dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente. La
portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma
della sua passione, che non ha mai permesso all'odio di spegnerla.
Commento : un libro che mi ha lasciato con le lacrime agli occhi… Una
storia d'amore che ha saputo resistere al tempo, alla distanza e che è
stata in grado di crescere e rafforzarsi durante la guerra.
Una
narrazione che coinvolge il lettore e fa rimpiangere di aver ormai
sostituito la corrispondenza fatta di carta, buste, minute in brutta
copia, con i moderni sistemi digitali fatti di email ed sms. La
struttura, più che originale, è particolare nel senso che con una
precisa suddivisione in capitoli (che in tal modo evitano confusioni
cronologiche) si passa più volte dal passato al presente (e viceversa),
sempre in forma epistolare, ed il presente stesso è rivolto al futuro. È
un libro lontano dal poter essere definito un romanzo rosa grazie alla
vena storica in cui l’autrice ha deciso di collocare la storia.
Lunghezza opera
:) :) :)
Ampiezza cast personaggi
:) :) :) :)
Varietà luoghi
:) :) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza
:) :) :) :) :)
Componente inedita
:) :) :)
Valutazione complessiva
:) :) :) :)
Nessun commento:
Posta un commento