Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini
A cura di Serena P.
Descrizione
"In nessun libro recente il dolore e l'angoscia, il dato umano che è
all'origine della creazione, sono apparsi così evidenti...
"Conversazioni in Sicilia" ha un valore assoluto di allegoria, unica
allegoria possibile del sentimento, discorso in cui gli uomini e le cose
portano segni a noi familiari e tuttavia sono sempre molto remoti, oltre i limiti della cronaca." (Giaime Pintor)
Ho letto questo libro per un gruppo di lettura, tra le varie categorie c
era : Un libro che hai nella libreria ed hai sempre evitato…e io ho
scelto questo… ora mi chiedo perché l ho sempre evitato. Di Vittorini
avevo letto Uomini e no e lo ave o abbandonato a metà. In questo invece
mi ci sono trovata meglio. Il ritratto di una Sicilia fatta di cose e
persone semplici, umili, che vive di piccole ma quanto mai preziose
cose. Loro non soffrono per se stessi ma per il mondo offeso, loro sono
infelici perché non hanno altri doveri a cui aspirare ( citazioni di
alcuni personaggi). Il dialogo tra madre e figlio dopo 15 anni di
assenza non è una conversazione forzata o fatta di rancori è
semplicemente un discorso interrotto il giorno prima. Questo romanzo pur
con tutti i suoi riferimenti esterni mi è piaciuto, sono contenta che
mi sia capitata questa occasione per dare un’altra occasione a
Vittorini.
Lunghezza Opera
Ampiezza cast dei Personaggi
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva
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