Notti bianche
Di Fedor M. Dostoevskij
A cura di Serena P.
romanzo pubblicato per la prima volta nel 1848. Sullo sfondo della
Pietroburgo delle notti bianche, deserta e irreale, un impiegato, un
"sognatore", incontra casualmente su uno dei ponti della città
Nastjenka. La giovane gli apre il suo cuore in un dialogo che dura
quattro notti e che li porterà a cullarsi nel sogno di una vita insieme.
Sino al fatidico mattino.
Questo è il mio primo approccio a questo scrittore. Non avendo mai
affrontato gli scrittori russi ho preferito optare per un racconto
giusto per farmi un’idea dello stile prima di passare ai libroni più
impegnativi. La scrittura mi ha particolarmente colpita per la quantità
di descrizioni sia del paesaggio che dei personaggi. Ho apprezzato molto
il sognatore anche se l ‘ho trovato un po’ ingenuo nei confronti della
protagonista femminile. D’altra parte si sa che un sognatore ha sempre
la testa fra le nuvole e lo sguardo sempre un po’ appannato rispetto
alla realtà. Mi è piaciuto anche il fatto che sia diviso in 4 capitoli
in modo da non rendere troppo ostica la lettura e non confondere chi
come me è alla sua prima volta. Per quanto riguarda la protagonista
femminile più che ingenua direi che l ho trovata furba e un po’
cattivella nei confronti del sognatore perché lo illude di qualcosa che
non potrà mai essere, facendogli credere di poter prendere il posto del
famoso e tanto amato altro uomo. In ogni caso nonostante la mia
pochissima esperienza nei confronti dei russi questo racconto lo
promuovo!
Lunghezza Opera:
. Ampiezza Cast Personaggi:
. Varietà Luoghi:
. Coinvolgimento e Scorrevolezza:
. Componente Inedita:
. Valutazione Complessiva:
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