A cura di Serena P.
Primo romanzo che leggo di questo autore e ne sono rimasta davvero colpita. Lo stile di scrittura, con la narrazione della vicenda della famiglia Bundren da parte degli stessi membri, mi ha coinvolta a tal punto che mi sono ritrovata a fare il tifo o a detestare i personaggi. Anche se non é uno dei miei stili di narrazione preferiti perché in alcuni romanzi questo modo di operare mi ha portato alla confusione in questo caso trovo sia il punto di forza del romanzo. Ci sono tutta una serie di dettagli che messi insieme, seppur non di importanza primaria, portano a creare un quadro perfetto che se visto da lontano é un capolavoro. Il romanzo é ricco di simboli che alla fine assumeranno un senso, il rapporto vita/ morte viene esasperato sotto più punti di vista come si può ben notare dal comportamento dei figli ( due in particolare). E l'altro punto di forza secondo me sta nell'esasperazione di certi comportamenti o scene in generale descritti in modo magistrale e mai banale soprattutto tenendo conto che chi narra la vicenda sono dei contadini e che quindi quello che per noi sembra banale o semplice da ottenere per loro non lo era.
Lunghezza Opera



Ampiezza cast dei Personaggi



Varietà Luoghi


Coinvolgimento e Scorrevolezza




Componente Inedita



Valutazione Complessiva





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