La morte di Ivan Il'ic
Di Lev Nikolaevič Tolstoj
a cura di Serena P.
Ivan Il'ic ha una vita soddisfacente, una buona carriera, una vita
familiare e sociale apparentemente appagante. Nel nuovo appartamento di
Pietroburgo, città in cui si è trasferito dopo una promozione, cade da
uno sgabello, sistemando una tenda, e prende un colpo al fianco. Il
dolore provocato dalla caduta diventa, nei giorni, sempre
più forte e tutte le cure si rivelano inutili. Il pensiero della morte
gli fa riconoscere la falsità della sua vita, di chi lo circonda, dei
suoi apparenti successi. L'unica persona che gli sa stare vicino è un
giovane servo che lo assiste fino alla terribile agonia. Morente,
capisce che così libererà, prima che se stesso, gli altri dalla
sofferenza e con questo pensiero muore sereno.
Ho letto questo
romanzo per una lettura di gruppo sul classici russi. Beh che dire la
storia in sè certo merita di essere letta ma non posso fare a meno di
sentirmi infastidita da quell'alone di materialismo che c'è in tutto il
romanzo... solo alla fine il signor Ivan mi sembra un essere umano. La
scrittura non l ho trova difficile e almeno questa volta ho capito tutto
quello che ho letto al primo tentativo ( cosi non era stato per le
notti bianche).
Lunghezza Opera
Ampiezza cast dei Personaggi
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva
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