a cura di Laura B.
In questo reportage, l’autore racconta ai lettori il suo personale viaggio in India, la sua esperienza in una terra che, da sempre, ha affascinato molti scrittori prima di lui.
L'itinerario seguito è, principalmente, turistico e tocca città importanti come Agra, Nuova Delhi, Varanasi, Mumbai.
Nella prima prima parte del resoconto, l'autore è accompagnato dalla moglie e dal figlio Gabriele; qui la narrazione risulta lenta e poco avvincente, nonostante la bellezza e la varietà dei luoghi visitati.
La seconda parte del viaggio, affrontata solamente da De Cataldo, si fa invece più interessante, soprattutto grazie ad una serie di incontri, di interviste e approfondimenti che trattano di vari temi, anche se costantemente filtrati da uno sguardo totalmente occidentale e infarcito di luoghi comuni piuttosto banali e, ormai, scontati.
Nel complesso risulta essere una lettura scorrevole che però non lascia molto a livello di emozioni e sensazioni profonde; non racconta nulla di nuovo e sconta il fatto di avere alle spalle una solida tradizione portata avanti da intellettuali illustri, come Moravia e Pasolini (per citare due autori italiani) che si sono dedicati egregiamente al genere del reportage e, in particolare, all'India.
- Lunghezza opera:
- Ampiezza cast dei personaggi:
- Varietà luoghi:
- Coinvolgimento e scorrevolezza:
- Componente inedita:
- Valutazione complessiva:
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