La casa del sonno
Di Jonathan Coe
a cura di Serena P.
In "La casa del sonno" si racconta l'avventura di un gruppo di giovani.
Da studenti, nei primi anni Ottanta, vivono tutti nella severa Ashdown:
Gregory, che studia medicina e ha la mania di spiare il sonno altrui;
Veronica, una lesbica volitiva, ultrapoliticizzata e appassionata di
teatro; Terry, che dorme quattordici ore al giorno e da sveglio sogna di
girare un film che richiederà cinquant'anni di riprese; Robert,
romantico studente di lettere, che scrive poesie d'amore per Sarah; e
Sarah, appunto, intorno alla quale girano le vicende di tutti gli altri.
Dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la
narcolessia e nei sotterranei si svolgono oscuri esperimenti. E' un
autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si
dissolvono visioni; dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi
ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo
minuto di vita nel sonno. E, mentre si interroga ossessivamente sul
valore e il significato del sonno, l'eterogenea comunità di studenti,
diventata adulta, inciampa nel malessere, nella follia e nelle comiche
incongruenze della vita.
Primo approccio con questo autore e me
ne sono innamorata. In questo romanzo ho trovato le vite di cinque
persone accomunate dalla mancanza di qualcosa nella vita. Nel sonno uno è
davvero se stesso perché non può controllarsi e in nostro inconscio
esce fuori rivelandoci per quello che siamo. Il sonno è fatto di 4 fasi
in cui il cervello emana delle particolari onde… ora se ci mettiamo uno
che ne fa uno studio di vita, che cerca di ridurre al massimo le sue ore
di sonno perché lo ritiene una malattia, in fondo una vita dormendo è
una vita sprecata, e di contro coloro che invece vorrebbero dormire per
fuggire da qualcosa che gli sta stretto cosa ne può venire fuori? Viene
fuori un capolavoro come questo in cui la vita viene vissuta secondo le
certi ritmi e che ci dimostra come le persone siano fondamentalmente
abitudinarie e se i ritmi saltano tutto viene stravolto. Aprire gli
occhi e tornare alla realtà oppure tenerli chiusi e sognare? Se il mondo
fosse reale al contrario?? Questi cinque personaggi a modo loro ci
danno la risposta per poi ritrovarsi in un modo o nell altro tutti al
punto di inizio… la scrittura di Coe è lenta, ma non noiosa, perché come
chi si addormenta lentamente scende tra le braccia di Morfeo, e Coe fa
esattamente questo di accompagna per mano all’interno del suo mondo (
reale o sogno scegliete voi).
Lunghezza Opera
:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi
:) :) :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza
:) :) :) :) :)
Componente Inedita
:) :) :) :)
Valutazione Complessiva
:) :) :) :)
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