sabato 12 novembre 2016

L’EREDITÀ DI DRACULA – DAVIDE BENINCASA, EUFEMIA GRIFFO


L’EREDITÀ DI DRACULA – DAVIDE BENINCASA, EUFEMIA GRIFFO

A cura di Serena P.

Questa raccolta di poesie prima di essere letta necessita di due cose, amare Dracula di Stoker e la seconda avere una buona dose di coraggio.

La prima da capire è facile, la seconda un po’ meno. Non dico che ci voglia coraggio perché la raccolta è brutta anzi ci vuole coraggio nel leggerla perché attraverso le poesie scritte ci si addentra nel gioco di chiaro/scuro che è la personalità di ognuno e non tutti sono disposti a farlo.
Detto questo armiamoci di lanterne e candele e iniziamo questa scoperta… la parte introduttiva della raccolta ci dice da cosa trae ispirazione l’opera e quali tecniche sono state usate per scriverla ( rime, metrica, figure retoriche ecc). si hanno due punti di vista ben diversi da una parte quello di Davide che ci racconta dello oscurità del personaggio e dall’altra quello di Eufemia che ci racconta la luce del personaggio la parte romantica… questo è possibile perché già leggendo il Dracula di Stoker si nota la dualità del personaggio e qui si fa la stessa cosa…
Ho apprezzato il fatto che al termine di ogni poesia ci sia la nota dell’autore che spiega passo passo l’analisi del testo e la metrica usata per comporla cosi anche chi, come me, non è un esperto di poesia non si trova spaesato. Benchè, come dicevo, ci sia questa distinzione dei punti di vista le varie poesie non sono scollegate tra loro ma anzi si intrecciano per le tematiche trattate, rendendole profondo e portando spunti di riflessione sull’animo umano.

Lunghezza opera :) :) :)
Ampiezza cast personaggi
:)
Varietà luoghi
:) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza
:) :) :)
Componente inedita
:) :)
Valutazione complessiva
:) :) :) :)

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