Le vergini suicide
Di Jeffrey Eugenides
a cura di Serena P.
Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei maschi,
rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon,
oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un'aura di mistero
che la tragica fine comune - si sono tutte tolte la vita nel breve
spazio di un anno - ha fissato per sempre. Nella memoria di questi
antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo di una
possibilità remota e perduta: l'irruzione di un fremito ignoto nel mondo
tranquillo, ordinario, opprimente dell'America suburbana degli anni
Settanta. Il libro segna l'esordio folgorante di uno scrittore poco più
che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario
affatto personali.
Commento: questo libro è come le rotaie del
treno, rette parallele che non si incontrano mai. Da una parte le
sorelle Lisbon con la loro voglia di uscire da una prigione fatta di
regole familiari dettate da una madre onnipresente, regole imposte da
una società finta perbenista e in decadenza. Dall’altra, appunto, questa
madre severa, rigida,fredda e sterile di sentimenti per chiunque. La
storia ci viene narrata 20 anni dopo da alcuni ragazzi che per le
sorelle hanno sempre avuto un’ossessione, quasi le considerassero delle
dee. Le osservano, le studiano cercando di capire il loro universo.
Universo parallelo al loro, non solo perché femmine,ma perché loro hanno
una libertà che alle sorelle non è concessa in nessun caso. Quando
manca la libertà il desiderio di fuggire cresce e così Cecilia, una
delle sorelle, compie un gesto estremo per trovare la sua libertà: il
suicidio. Da qui è tutto un decadere delle persone e delle cose, di un
periodo storico, di un intera generazione. Piccoli gesti comuni
diventano di importanza vitale per queste ragazze ( ascoltare musica,
parlare con qualcuno, il ballo di fine anno e soprattutto amare). Figlie
della sterilità sentimentale le sorelle non possono vivere queste
emozioni e scelgono di non farlo suicidandosi tutte a distanza di un
anno da Cecilia. La scrittura è lenta, non noiosa, ma assolutamente
profonda, scava nell’animo e lascia segni profondi. Cinque persone
differenti, cinque sorelle, cinque vite spezzate, un’unica anima.
Lunghezza Opera
:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi
:) :) :) :) :)
Varietà Luoghi
:)
Coinvolgimento e Scorrevolezza
:) :) :) :) :)
Componente Inedita
:) :)
Valutazione Complessiva
:) :) :) :)
Nessun commento:
Posta un commento