Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson
A cura di Serena P.
la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove
vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima
sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano
nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il
giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri
membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima,
seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia
irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i
nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente
perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una
commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci,
ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per
usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato
leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si
dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in
quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e
riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Questo quanto
riporta la quarta di copertina. Primo libro che leggo di questa autrice e
fin da subito vi dico: Io non starò più tanto serena nella cucina di
casa mia... 😀 ho adorato questo libro
in circa duecento pagine mi ha fatto spaventare un sacco non perché sia
infarcito di clamorosi colpi di scena ( ce ne sono ovviamente) ma il
tipo di paura che suscita non é quel tipo di spavento come quando si
vedono teste mozzate o budella volanti ma il pauroso sta nella normalità
descritta,in quei riti quotidiani che tutti facciamo ( chi di noi non
pulisce casa o cucina?) in questo ambiente normale di snoda tutta la
vicenda che ci viene raccontata dalla piccolina di casa. Nel modo e
nelle cose raccontate la tensione pagina dopo pagina sale e tu lettore
ci sei incollato a quelle pagine. Non ci si può non affezionare allo zio
Julian cosi come non si può odiare Charles, l elemento che sconvolge la
routine di questa casa. Ci sono due punti in particolare ( circa a metà
e alla fine) che sono davvero da caduta dal divano con terrore annesso
(non ve li dico per non fare spoiler) ma ve ne accorgerete subito. Il
modo di scrivere dell autrice riesce a trasformare qualcosa di ogni
giorno in un incubo ad occhi aperti cosa che ho amato tantissimo, i
personaggi come i luoghi sono ben descritti e rendono l idea dell
atmosfera in cui tutto si svolge. In definitiva Adoro! Adoro! Adoro!
Lunghezza Opera :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)
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