sabato 12 novembre 2016

Le vergini suicide Di Jeffrey Eugenides

Le vergini suicide
Di Jeffrey Eugenides

a cura di Serena P.

Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un'aura di mistero che la tragica fine comune - si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno - ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo di una possibilità remota e perduta: l'irruzione di un fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell'America suburbana degli anni Settanta. Il libro segna l'esordio folgorante di uno scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario affatto personali.

Commento: questo libro è come le rotaie del treno, rette parallele che non si incontrano mai. Da una parte le sorelle Lisbon con la loro voglia di uscire da una prigione fatta di regole familiari dettate da una madre onnipresente, regole imposte da una società finta perbenista e in decadenza. Dall’altra, appunto, questa madre severa, rigida,fredda e sterile di sentimenti per chiunque. La storia ci viene narrata 20 anni dopo da alcuni ragazzi che per le sorelle hanno sempre avuto un’ossessione, quasi le considerassero delle dee. Le osservano, le studiano cercando di capire il loro universo. Universo parallelo al loro, non solo perché femmine,ma perché loro hanno una libertà che alle sorelle non è concessa in nessun caso. Quando manca la libertà il desiderio di fuggire cresce e così Cecilia, una delle sorelle, compie un gesto estremo per trovare la sua libertà: il suicidio. Da qui è tutto un decadere delle persone e delle cose, di un periodo storico, di un intera generazione. Piccoli gesti comuni diventano di importanza vitale per queste ragazze ( ascoltare musica, parlare con qualcuno, il ballo di fine anno e soprattutto amare). Figlie della sterilità sentimentale le sorelle non possono vivere queste emozioni e scelgono di non farlo suicidandosi tutte a distanza di un anno da Cecilia. La scrittura è lenta, non noiosa, ma assolutamente profonda, scava nell’animo e lascia segni profondi. Cinque persone differenti, cinque sorelle, cinque vite spezzate, un’unica anima.

Lunghezza Opera
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Ampiezza cast dei Personaggi
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Varietà Luoghi
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Coinvolgimento e Scorrevolezza
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Componente Inedita
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Valutazione Complessiva
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