sabato 12 novembre 2016

Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

a cura di Serena P.

Green Town, Illinois. Manca una settimana alla festa di Halloween, quando la sonnacchiosa cittadina viene sconvolta da un circo misterioso che sembra promettere l'avverarsi di tutti i desideri e l'eterna giovinezza. Saranno due amici tredicenni, James Nightshade e William Halloway, a sconfiggere le forze del Male e a riscattare le anime dell'intera comunità. Ma impareranno fin troppo presto a fare i conti con i propri incubi.

Più che un romanzo di formazione (c'è il passaggio dall'ingenuità infantile alla consapevolezza del male) una riflessione sullo scorrere del tempo che non deve essere affrontato con tristezza.
I mostri a volte si battono con un sorriso, ed affrontando l'ineluttabile con serenità si evita di uccidere quello spirito fanciullo indispensabile per continuare ad apprezzare e accogliere con gioia ciò che ci riserva ogni nuovo giorno.
Bradbury esorcizza la paura di invecchiare, eleva sopra ogni cosa un rapporto tra padre e figlio fino ad allora incompiuto, esorta ad evitare la passività e la tendenza al rimpianto.
Un grande romanzo in cui la prosa è musica soave, un fiume di poetiche allegorie per una favola horror in cui il popolo dell'autunno, subendo una beffarda pena del contrappasso, pensando di portare la morte insegna ad amare la vita.
Un romanzo che definire meraviglioso è poco, un capolavoro di struggente malinconia e speranza. E’ un libro non facile, forse molti non riusciranno a cogliere le tante allegorie presenti, ma è impossibile non rimanerne colpiti, non rimanere letteralmente rapiti. Una favola dolce e poetica, condita con un pizzico di macabro che non guasta mai(trovo perfetto l’accostamento di questo romanzo con un albo di Dylan Dog, stesso alone di mistero), una favola che t’insegna che nella vita non si deve mai abbandonare i propri sogni, bisogna sempre coltivarli , prendersi cura di loro, farli crescere poco a poco, non lasciarli morire definitivamente, altrimenti si rischia di lasciar morire anche la parte più bella di noi stessi.

Lunghezza Opera
:) :)
Ampiezza cast dei Personaggi
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Varietà Luoghi
:) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza
:) :) :)
Componente Inedita
:):) :) :) :)
Valutazione Complessiva
:) :) :) :)

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