sabato 16 dicembre 2017

Una stanza piena di gente Daniel Keyes


a cura di Serena P.

Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. 


Un libro imprevedibile che mi ha spiazzata dalla prima all’ultima pagina. Vedere l’evolversi di questo personaggio è qualcosa di affascinante e inquietante allo stesso tempo. Non si può dire se Billy sia una vittima o un carnefice nonostante quello per cui viene incriminato. è lo stesso Billy e tutte le sue personalità che ci raccontano la sua vicenda usando come mezzo tutte le persone che vengono in contatto con lui. Nella seconda parte incentrata prevalentemente su una personalità in particolare ho avuto qualche difficoltà perché il libro non diceva nulla di nuovo ma ripeteva quello che già sapevo, in sé stesso questo meccanismo ci sta ma se avesse aggiunto qualcosa di più avrei preferito. Alla fine di tutto comunque posso dire che è un libro bellissimo che merita di essere letto assolutamente. 


Lunghezza Opera :) :) 
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :) 
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)

sabato 25 novembre 2017

Il rituale del male di Jean-Christophe Grangé



a cura di Serena P.

L'aria è malvagia sull'isola di Sirling, al largo della costa bretone. Un'aria salmastra, appiccicosa, in cui l'odore del mare si mescola alle immagini di un macabro rituale, al ricordo di un uomo, uno spietato serial killer dalla firma inconfondibile. L'Uomo Chiodo, però, ha smesso di colpire da più di quarant'anni. Nel 1971. A Lontano, nel cuore del Congo. Ma i segni di quei terribili omicidi emergono ora dal limbo del tempo in una base militare di fulgida tradizione. Il corpo di un giovane cadetto, dilaniato da un'esplosione, viene ritrovato all'interno di un bunker. I rilievi del medico legale non lasciano dubbi: il corpo è stato trafitto da centinaia di chiodi arrugginiti, gli organi asportati, gli arti orrendamente mutilati. A occuparsi del caso, stranamente, non è la polizia militare, ma la prestigiosa squadra Omicidi di Parigi, guidata dal comandante Erwan Morvan. Erwan è figlio di quel Grégoire Morvan che, proprio a Lontano, aveva messo fine alla scia di sangue dell'Uomo Chiodo, quello che sulle risorse minerarie del Congo ha costruito la propria fortuna e che ora, da una posizione defilata, comanda le leve della polizia francese. E mentre le vittime si moltiplicano e gli indizi si fanno via via più evanescenti, il fantasma dell'Uomo Chiodo torna a braccare i Morvan e a scuotere dalle fondamenta il buon nome di una famiglia in apparenza inattaccabile. Ben presto l'indagine costringe Erwan sulle tracce delle più oscure gesta di suo padre in Africa...

Ho letto tutti i libri di questo autore e devo dire che nessuno di loro ha mancato il colpo. Questa storia parte da lontano ( sia paese che in termini di tempo) una storia di una famiglia dove il nome diventa più importante dell’essere se stessi. Una storia di un passato doloroso che incide sulle vite di tutti i protagonisti. Un intreccio tra il nero dell’animo umano, la credenza della magia dell’Africa, e un thriller che sapranno tenere incollato il lettore dalla prima all’ultima pagine. Primo libro di una duologia Grangè ci porta nell’Africa primordiale dove la magia e il rispetto e la paura verso gli stregoni è qualcosa che va al di là della nostra concezione, di contro abbiamo un’altra vicenda ambientata al di fuori di questi aspetti magici ( passatemi il termine) dove tutto è molto umano, terra terra misurabile col potere dei soldi, intrighi e protezione totale del buon nome di famiglia. Ma quando le due cose si incontrano e le due storie si intrecciano non può che nascere qualcosa di magnifico. 

Lunghezza Opera :) :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :) 
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :) 


sabato 18 novembre 2017

I nazisti della porta accanto Come l'America divenne un porto sicuro per gli uomini di Hitler di Eric Lichtblau |

a cura di Serena P.

 Migliaia di nazisti giunsero negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale e si accomodarono tranquillamente nella loro nuova vita. Un’inchiesta documentatissima, un libro coinvolgente che ha scoperchiato le connivenze di CIA, FBI e del governo americano.

Quando ho intrapreso la lettura di questo libro non sapevo cosa aspettarmi, certo avevo letto di cosa parlasse ma non immaginavo la realtà dei fatti narrati.

racconta di loro, dei nazisti, dei criminali di guerra che hanno ricevuto la cittadinanza americana, che nei migliori dei casi si sono visti revocare, ma solo dopo aver vissuto abbastanza da non poter far altro che ritenersi soddisfatti della doppia possibilità di vita che si sono visti proporre dal nemico o che loro stessi hanno proposto per salvarsi da condanne certe e definitive...il tutto con l ‘aiuto della CIA ed Fbi che a seconda delle loro esigenze hanno insabbiato o scoperchiato il vaso di Pandora. Un libro che consiglio di leggere per chi vuole scoprire qualcosa di più sull’America e sui criminali dopo la seconda guerra mondiale. Alla fine del romanzo ci sono tutti i riferimenti a cui l ‘autore ha attinto per scrivere questa opera nel caso qualcuno volesse approfondire. 

Lunghezza Opera :) :) :) 
Ampiezza cast dei Personaggi 5 e più
Varietà Luoghi :) :) 
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :) 
Componente Inedita :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :) 


Racconti di Tatiana Sabina Meloni



a cura di Serena P. 

"Fuochi d'artificio e chiavistelli" (in "Strenne d'inchiostro" — self-publishing);
"I piccoli paesi non hanno secreti" (in "Deep Love 2" — Nero Press Edizioni);
"La curva del perdono" (in "Ti racconto una canzone" — self-publishing);
"Homo domini lupus" (in "Summer of blood" — Nero Press Edizioni);
"Gli uomini non cambiano mai" (in "Jingle bloody bells 2" — Nero Press Edizioni);
"D'amore, di morte e di altre sciocchezze" (in "Crimini al sole" — Nero Press Edizioni).
Il racconto "La coppia delle occasioni perse" è stato pubblicato in una raccolta self, ma a breve verrà ritirata dagli store...

Ho avuto il piacere e l’onore di leggere questi racconti che l’autrice ha pubblicato nel corso del tempo e devo dire che li ho adorati tutti dal primo all’ultimo. In questi racconti non c’è una sola cosa che stona o che fa arricciare il naso al lettore, anzi lo cala dentro l’atmosfera che l’autrice sapientemente sa creare. In poche pagine Tatiana ha la dote di creare atmosfere, luoghi e persone che per un motivo o per l’altro ti restano nel cuore. Tatiana ha la capacità di trattare molti argomenti nei suoi racconti, la violenza  l’odio la speranza e l amore ecc ma lo fa sempre con una penna che graffia e accarezza allo stesso tempo. 

Lunghezza Opera :) :) 
Ampiezza cast dei Personaggi vari a seconda del racconto 
Varietà Luoghi vari a seconda del racconto 
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :) :)
Componente Inedita vari a seconda del racconto 
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :) 

sabato 28 ottobre 2017

L’urlo e il furore di William Faulkner




 a cura di Serena P.

Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi di quel Sud di cui pativa l'interminabile decadenza, incominciata con la sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure di una famiglia del profondo Sud. La madre Caroline è sposata a Jason Compson III; i coniugi Compson hanno quattro figli: Quentin, Candace (Caddy), Jason e Benjamin e una nipotina, figlia di Caddy, chiamata anche lei Quentin, in memoria dello zio.
Non è un libro qualunque e non è un libro per tutti. Ci è voluta tutta la mia perseveranza e caparbia per superare l'ostacolo del primo capitolo, che presenta una prosa allucinante, con continue sovrapposizioni temporali e narrative. Secondo terzo e quarto che racchiudono ciascuno una giornata, invece sono stati più facili da leggere perché ero già nella giusta ottica. Ad ogni capitolo cambia la voce narrante la prima è quella di Benjamin, la seconda è di Quentin la terza è narrata da Jason e la parte finale da Disley la serva nera più anziana tra quelli al servizio della famiglia che a sua volta ha tre figli: Versh, Frony, e T. P.; Frony a sua volta ha un figlio, Luster, che si occupa di Benjamin.
Forte e prorompente è anche il contenuto del romanzo; un'immagine indelebile della decadenza umana, animi esacerbati, menti malate, famiglie alla deriva, cui fa da sfondo il grande sud americano, terra di contrasti e testimone di un'integrazione razziale difficile.

  Lunghezza opera: :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :) :) :) e più
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :) :)
Componente inedita: :) :)
Valutazione complessiva: :) :) :)

La battaglia John Steinbeck




 a cura di Serena P. 

Nel 1933 il presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosvelt, si trovò a dover fronteggiare una crisi disastrosa, conseguenza diretta del crollo del 1929. Furono anni difficili e occuparsi di letteratura implicò un impegno sociale fino a quel momento sconosciuto. A questa nuova generazione apparteneva Steinbeck, che in questo romanzo narra la storia di uno sciopero di braccianti, del suo fallimento e di uomini che trasformano la propria disperazione in lotta per il riconoscimento dei propri diritti fondamentali. Pubblicato nel 1936 e tradotto in Italia da Eugenio Montale nel 1940, il romanzo riassume lo spirito di un'epoca, un'opera in cui viene presentata un'immagine atroce, scandalosa ma anche poetica del New Deal americano.

Quarto libro che leggo di questo autore e anche questa volta ho ritrovate le stesse atmosfere care all’autore. Una storia di vinti con una voglia di riscatto che accomuna tutti gli oppressi, una voglia di vivere che solo chi soffre sa tirare fuori. Insieme si può fare qualunque cosa è questo il messaggio di speranza che traspare dal romanzo. Ognuno dei personaggi ha un suo motivo per voler vincere nella vita ma tutti hanno lo stesso fine, battere il nemico e gli oppressori, togliersi dal giogo di un sistema che li vuole schiacciare. L’autore sa rendere davvero bene la disperazione e la voglia di combattere dei personaggi protagonisti e allo stesso tempo sa molto ben descrivere tutto ciò che fa da contorno, ti sembra di sentire profumi vedere gli alberi di melo e questi uomini che vogliono una vita migliore, senti l’odore della polvere. 

 Lunghezza opera: :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :) :)
Componente inedita: :) :)
Valutazione complessiva: :) :) :)

giovedì 19 ottobre 2017

Una vendetta quasi perfetta di Fabrizio De Sanctis



a cura di Serena P.

Neri Ottaviani è il terzo tassista fiorentino ucciso di venerdì con un colpo di calibro 22 alla testa. Il vicecommissario della Squadra Mobile Attilio Siciliano è sotto pressione, non riesce a trovare un movente che colleghi i tre omicidi, i tassisti del turno di notte hanno paura e il prossimo venerdì si avvicina inesorabilmente. Ci sarà un altro omicidio? Un nuovo Mostro si aggira per Firenze? Nella ricerca del colpevole, aiutato da Stefania Lanzi, dirigente della Buoncostume, e dall’amico tassista Valerio Chiellini, Attilio Siciliano scopre un giro di ricatti e una brutta storia di usura, ma non basta a fermare l’assassino. Ogni sette giorni il rituale si compie.

Terzo libro che leggo dell’autore e anche questa volta sono rimasta a bocca aperta 320 pagine di puro intrattenimento adrenalinico che non ti permette di dormire tranquillo la notte perché continui a pensarci. Sono pochi i libri che mi fanno questo effetto e quando succede me li tengo ben stretti e ben in vista nella libreria. Un’ altra avventura del vicecommissario Siciliano a cui sono molto affezionata, e così come negli altri libri continuo ad affermare che Siciliano è molto più di un vicecommissario tutto chiacchere e distintivo lui non ha nulla della “americanata” anzi è molto umano sembra davvero possa  essere il vicino di casa che puoi incontrare tutti i giorni. In certi momenti mi ha ricordato moltissimo il mio amatissimo commissario Adamsberg per il suo modo di fare e per questo e per la bravura dell’autore nell’inventare le storie questi libri per me sono come chicche.
A parte il caso di omicidi in se gli argomenti toccati sono molti altri prostituzione, usura, violenza in genere che purtroppo sono argomenti quanto mai quotidiani e che l’autore ci porta ad esplorare in questo romanzo senza dare un giudizio personale ma lasciandoti riflettere bene su quello che davvero c’è e non sempre si vede. 

 Lunghezza opera: :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :) :)
Componente inedita: :) :) :)
Valutazione complessiva: :) :) :) :)

sabato 7 ottobre 2017

Tigre, tigre di Margaux Fragoso



a cura di Serena P.

Il padre di Margaux è un portoricano alcolizzato e instabile, capace di esprimere a sua figlia un profondo affetto ma anche di trasformarsi, subito dopo, in un essere violento da cui scappare. La madre di Margaux è una donna mentalmente fragile, incapace di prendere la minima decisione. Quando Margaux conosce Peter un giorno d'estate in una piscina pubblica, rimane incantata dal suo modo di fare. Margaux ha sette anni, Peter cinquantuno. Dopo quel primo incontro, Peter invita spesso a casa sua Margaux e la madre. Per la bambina è l'ingresso in un mondo di sogno, popolato di animali strani, libri, musica e magici giocattoli. Nel giro di qualche mese Margaux si ritrova a trascorrere tutto il suo tempo con Peter. Lui la copre di attenzioni, ma a poco a poco e insidiosamente il compagno di giochi diventa padre, amante e infine oppressore. Affascinante e repellente, affettuoso e infido, Peter si insinua in tutti gli aspetti della vita di Margaux, trasformandola, nel corso di una relazione che durerà quindici anni, da vittima innocente a partner consenziente, da ragazza estrosa e tenera a donna privata della giovinezza e sull'orlo del suicidio. Sarà Peter, alla fine, a chiudere questa straziante, tragica "storia d'amore".

Ho letto questo libro preparandomi psicologicamente a un romanzo duro, crudo, orrendamente reale. Invece sebbene questo romanzo sia tutto questo non sono riuscita a provare le sensazioni che mi aspettavo perché l’autrice è come se mettesse tra se e il lettore una sorta di barriera che ti impedisce di arrivarle al cuore, come se lei volesse tenerti a distanza e questa cosa mi ha disturbato parecchio. Se una persona nella vita vera decide di raccontarti la sua vita mi aspetto di provare empatia nei suoi confronti di sentire tutti i suoi stati d’animo e invece in quasi 400 pagine è successo solo una volta. Un’altra cosa che mi ha profondamente disturbata è tutta l’omertà che pervade la storia narrata da parte di tutte le  persone coinvolte.

Lunghezza opera: :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :):) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :)
Componente inedita: :)
Valutazione complessiva: :) :)


lunedì 25 settembre 2017

IT di Stephen King


IT di Stephen King
a cura di Serena P.

In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricomincia a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. E l'incubo ricomincia...

Cinque maxi capitoli intervallati da interludi questa è la struttura del libro e se per le prime 4 parti e mezzo l’ho trovato avvincente la restante parte mi ha veramente deluso, so che ho seri problemi con i finali dell’autore ma questo mi ha fatto cadere le braccia. Avrei preferito It in quanto incarnazione del male che fosse rimasto quasi immateriale e non avesse assunto una forma tangibile. Parlando di quello che mi è piaciuto, invece, ho apprezzato molto la psicologia dei personaggi e il loro modo di essere presentati dall’autore, la descrizione dell’ambiente in cui la vicenda si svolge.  


Lunghezza opera: :) :) ;) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :) :) :)  e più
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :)
Componente inedita: :) :)
Valutazione complessiva: :) :)

Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy



Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy 

a cura di Serena P.

 “Non è un paese per vecchi” è una storia scritta in modo asciutto, asciutto come il deserto dove parte tutta la vicenda narrata.
I “vecchi” del titolo si incarnano nello sguardo e nella divisa dello sceriffo Bell, un uomo integro, che ha iniziato come tutore della legge molto tempo prima, in cui credeva di dover difendere i suoi cittadini. Tredici capitoli, ciascuno aperto da un monologo in corsivo dello sceriffo, che ricorda come stavano le cose quando venne eletto sceriffo e come velocemente tutto sia andato a decadere. Una valida trovata narrativa  attraverso cui l’autore ci narra la perdita della pietà umana. Ci vuole forza fisica e determinazione per non soccombere a tutta la carica di insensata violenza che si può abbattere su un uomo in quella zona al confine tra il Texas e il Messico ecco anche perché non è un paese per vecchi.

Lunghezza opera: :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :)
Componente inedita: :) :) :)
Valutazione complessiva: :) :) :) :)





venerdì 15 settembre 2017

Seduction di Francesca Palamara



a cura di Marco P.

Conoscendo la penna di questa giovane autrice fin dal suo romanzo d'esordio, devo ammettere che leggere questa trama mi ha piacevolmente sorpreso. Adoro il modo in cui Francesca parla dell'amore, già durante la sua prima opera edita trapelava la capacità di integrare i personaggi con la propria predisposizione a provare intensi sentimenti. Qui la trama ci porta invece a vivere il tutto da un punto di vista differente, apparentemente distaccato e materialistico. Sia il protagonista che la sua diretta compagna vivono il loro rapporto in modo audace, carnale, razionale sotto certi aspetti. Eppure, nonostante i costrutti, poi...
Un romanzo da gustare, bellissima lettura.

Lunghezza Opera
Ampiezza cast dei Personaggi
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva

"Diario di una booklover" di Isabella D'Amore



a cura di Marco P.

Questa piccola opera è un monumento immancabile nella collezione letteraria di chi, come me, adora leggere.
Con una scrittura affine al mondo della saggistica, coadiuvando il tutto attraverso una malcelata ironia mista a profonda passione per l'argomento trattato, Isabella sa intercalare ciò che unisce ciascun lettore, argomentando ad arte il mondo della lettura, suddividendolo con tatto e audacia.
Attraverso utili consigli o disillusi pareri, la D'amore fa di questo volume una guida a tutto tondo per conoscere il mondo dei booklovers, portando il destinatario a divenire egli stesso un involontario protagonista della trama.
Superlativo, consigliatissimo.

Lunghezza Opera
Ampiezza cast dei Personaggi
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva