giovedì 3 gennaio 2019

La famiglia Karnowski by Israel J. Singer,

La famiglia Karnowski

by
Israel J. Singer,

a cura di Serena P.
la saga dei Karnowski. Che comincia con David, il capostipite, il quale all'alba del Novecento lascia lo shtetl polacco in cui è nato, ai suoi occhi emblema dell'oscurantismo, per dirigersi alla volta di Berlino, forte del suo tedesco impeccabile e ispirato dal principio secondo il quale bisogna «essere ebrei in casa e uomini in strada». Il figlio Georg, divenuto un apprezzato medico e sposato a una gentile, incarnerà il vertice del percorso di integrazione e ascesa sociale dei Karnowski – percorso che imboccherà però la fatale parabola discendente con il nipote: lacerato dal disprezzo di sé, Jegor, capovolgendo il razzismo nazista in cui è cresciuto, porterà alle estreme conseguenze, in una New York straniante e nemica, la contraddizione che innerva l'intera storia familiare. Con una sapiente orchestrazione che è insieme un crescendo e un inabissarsi, Singer non solo ci regala pagine d'inconsueta bellezza ma getta anche uno sguardo chiaroveggente sulla situazione degli ebrei nel­l'Europa dei suoi anni, rivelando quelle virtù profetiche che, quasi loro malgrado, solo i veri scrittori possiedono.

Sulla carta sembrava il libro perfettamente nelle mie corde e invece... dall'inizio mi è piaciuto un sacco seguire le orme di questa famiglia e vedere snodarsi la loro storia per tre generazioni con l'intreccio delle loro vite a quelle degli altri personaggi che man mano incontriamo eppure il finale mi ha disturbato non poco. È vero che facevo il tifo per questa famiglia perchè speravo ce la facessero tutti a realizzare i loro sogni ma dall'altra immaginavo che non sarebbe stato facile se non impossibile. Ma un finale del genere non me lo aspettavo per nulla non tanto per l'evento in se in cui ci avrei quasi scommesso sopra ma per lo svolgimento della scena e la chiusura del romanzo. Posso dire che mi è mancato qualcosa mi è sembrato troppo frettoloso. 

Lunghezza Opera
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva
Ampiezza cast dei personaggi :
 

Resto qui Marco Balzano

Resto qui
Marco Balzano

a cura di serena P.

Quando arriva la guerra o l'inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole.
L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale giace il mistero di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua che hai imparato da bambino è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora non resta che scegliere le parole una a una per provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia durante gli anni del fascismo. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che sommergerà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.
Un libro che mi è piaciuto moltissimo perché mi ha permesso di conoscere la storia di un luogo di cui non sapevo e poi perché con la potenza delle parole e con il tipo di scrittura ha saputo catturarmi in un modo che non mi aspettavo. Non ho potuto fare a meno di affezionarmi ai personaggi di Trina e suo marito cosi come non ho potuto fare a meno di detestarne altri. Con il modo di scrivere ell'autore sono riuscita a vedere davanti ai miei occhi un luogo che non ho mai visto in vita mia dal vivo eppure io sapevo di essere li con loro nelle loro gioie e dolori.

Lunghezza Opera :) :)
Varietà Luoghi :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)
Ampiezza cast dei personaggi :  :) :)

Dracula. Storia e leggenda di un incubo

Dracula. Storia e leggenda di un incubo

a cura di Serena P.

Di lui è stato detto tutto. Prima la letteratura e l'arte, poi il cinema e la televisione lo hanno trasformato in un mito che non conosce oblio. E da quando Bram Stoker, riprendendo il vampiro ideato dal medico scrittore John William Polidori, ne ha fatto il protagonista del suo omonimo capolavoro letterario, Dracula continua a esercitare la sua perversa seduzione. Uscito dalla Storia per entrare nella finzione romanzesca, si è trasformato in archetipo delle più grandi paure: l'angoscia umana di fronte alla morte, ma quella ancora più spaventosa di un'immortalità disperata e solitaria. Con questa biografia, che unisce alla rigorosa lettura storica la voce del narratore, Lantos restituisce Vlad III voivoda di Valacchia - detto Dracul, cioè Figlio del Drago - al suo tempo e alla sua terra. Percorre a ritroso il cammino dalla leggenda all'origine del terrore evocato dal nome del primo vampiro. Vissuto nella seconda metà del Quattrocento nel principato valacco, regione aspra e inquieta che i re cristiani d'Ungheria contendevano all'espansione ottomana, Vlad è incarnazione delle contraddizioni della sua era: despota e avventuriero, indomito in battaglia e incline all'intrigo di palazzo, strenuo difensore della cristianità e principe sanguinario implacabile con i nemici, acclamato eroe nazionale conosciuto però anche col truce appellativo di Impalatore. La sua fine è, manco a dirlo, avvolta nel mistero. Prefazione di Giorgio Galli.

Un libro molto interessante che ci permette di conoscere senza usare termini troppo storici colui che ha dato origine al mito del vampiro così come lo conosciamo. Un libro non molto lungo che ci riassume i fatti salienti della vicenda storica attorno a Vlad. Sicuramente un libro che va letto con qualcos'altro se si vuole approfondire in maniera esaustiva la storia dell'impalatore ma che comunque offre buoni punti di partenza su cui poi approfondire.

Lunghezza Opera :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)