lunedì 13 agosto 2018

Maschere per un massacro by Paolo Rumiz

Maschere per un massacro
by
Paolo Rumiz

a cura di Serena P.

Nel 1996, a caldo, Rumiz racconta la guerra dei Balcani (1991-1995) e i suoi retroscena: un conflitto - spiega - in buona parte “costruito in laboratorio”, mosso da grandi giochi di potere più o meno mascherati e da “ragioni” molteplici, “sociali, economiche, culturali e criminali”, più solide e decisive rispetto alle contrapposizioni etniche, sbandierate come primarie ma chiaramente forzate ad arte.

Un libro breve ma intenso che ci svela i retroscena di una guerra di cui si sa poco di vero perché buona parte di quel che si sa ci è arrivato dalla TV. In questo romanzo l’autore ce la racconta dal punto di vista del giornalista svelandoci verità scomode di una guerra che è appena fuori dalla nostra porta di casa.

Non esprimo voti in questo caso. 


Il vino della solitudine Irène Némirovsky,

 Il vino della solitudine

Irène Némirovsky,

a cura di Serena P.

«Nell'estate del 1933, quando inizia a prendere i primi appunti di quell'“autobiografia mal dissimulata” che diventerà, due anni dopo, Il vino della solitudine, Irène Némirovsky è sulla soglia del trentesimo anno. L'età giusta per una delle più spietate rese dei conti della letteratura moderna ... perché un'infanzia infelice non è solo un periodo della vita, qualcosa a cui sarà possibile rimediare in epoche successive: “è come un'anima senza sepoltura, geme in eterno”. E proprio questo sarà il grande tema del libro, una volta terminato il lavoro di scavo nella memoria: la costruzione di un'identità costretta ad affondare le sue radici in una terra avvelenata, nutrendosi di ciò che più detesta. Hélène, la bambina che non è stata amata, fiera e testarda come Hedda Gab¬ler di Ibsen, non potrà che rendere pan per focaccia, trasformando la sua evoluzione in una lenta vendetta».

Primo libro che leggo di questa autrice mi è piaciuto molto come è stato scritto e la caratterizzazione del rapporto madre figlia.  Un rapporto difficile fatto di mille sfaccettature in cui gli uomini hanno un ruolo di “seconda classe” ma a modo loro lasciano il segno nelle vite di queste due donne.

Lunghezza Opera:) :)
Ampiezza cast dei Personaggi: :) :) :) :)
Varietà Luoghi :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :)


Dio ha misurato il tuo regno. Una storia transilvana Miklós Bánffy

Dio ha misurato il tuo regno. Una storia transilvana
Miklós Bánffy

a cura di Serena P.


Pubblicata con grande successo negli anni Trenta e caduta in disgrazia nel Secondo dopoguerra, la trilogia di Miklós Bánffy è uno straordinario affresco di una regione, di un popolo, di un'intera epoca.

Nell'Ungheria di inizio Novecento le crisi politiche si succedono, l'instabilità mina le fondamenta stesse del paese, ma l'aristocrazia, la classe che ancora regge i destini dello Stato, continua a dedicarsi ai suoi passatempi preferiti, dimostrando così tutta la sua inettitudine: organizza grandi battute di caccia e corse a cavallo, partecipa a balli sontuosi e ricchi banchetti, si sfida a duello, dilapida fortune al tavolo da gioco, si perde in fatue e distruttive passioni d'amore. È in questa cornice che si muovono il conte Bálint Abády, che ha appena abbandonato la carriera diplomatica per tornare a curare le terre avite in Transilvania e dedicarsi alla politica, suo cugino László Gyeroffy, un musicista dotato ma debole di carattere e incline a una condotta di vita irregolare, e Adrienne, una giovane donna costretta in un matrimonio infelice. Davanti agli occhi distratti e incuranti di questi tre giovani, si dipanano gli avvenimenti politici e sociali che porteranno alla Grande guerra e quindi alla dissoluzione dell'Impero austroungarico.
Scritto negli anni Trenta e prima parte di una trilogia, Dio ha misurato il tuo regno è pervaso da un profondo e diffuso senso di smarrimento e di perdita che accomuna i protagonisti, tutti a loro modo «senza qualità», ma al tempo stesso insoddisfatti della propria esistenza; l'Ungheria nel suo complesso, che anche per proprie colpe si sta ormai lasciando alle spalle i decenni di maggiore ricchezza e felicità per avviarsi verso una lunga fase di decadenza; e la Transilvania in particolare che dovrà fare i conti con gli imprevedibili e crudeli sviluppi della politica.

Ho letto questo libro piena di aspettative e non sono rimasta per  niente delusa. Mi aspettavo di ritrovare un’atmosfera sullo stile dei Buddenbrook e così è stato. Le descrizioni dei luoghi hanno il potere di farti sentire in Transilvania, i personaggi sono ben caratterizzati e approfonditi non hanno nulla di lasciato al caso, tu come lettore sai benissimo il perché e il come ogni personaggio fa quello che fa. La descrizione del contesto storico è poi un’opera d’arte!

Lunghezza Opera:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi: :) :) :) :)
Varietà Luoghi :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)

domenica 5 agosto 2018

“Spigolature” di Pasquale Rineli



“Spigolature”
di Pasquale Rineli
a cura di Selene M. Corapi

Se questo è un uomo

«Voi che vivete sicuri/ nelle vostre tiepide case/ voi che trovate tornando a sera/ il cibo caldo e visi amici:/ Considerate se questo è un uomo/ Che lavora nel fango/ Che non conosce pace/ Che lotta per mezzo pane/ Che muore per un sì o per un no./ Considerate se questa è una donna,/ senza capelli e senza nome/ senza più forza di ricordare/ vuoti gli occhi e freddo il grembo/ come una rana d’inverno./ Meditate che questo è stato:/ vi comando queste parole./ Scolpitele nel vostro cuore/ stando in casa andando per via,/ coricandovi, alzandovi./ Ripetetele ai vostri figli./ O vi si sfaccia la casa,/ la malattia vi impedisca,/ i vostri nati torcano il viso da voi.//» (Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi).

La casa editrice Kimerik propone un nuovo saggio importante firmato da Pasquale Rineli, con il titolo Spigolature, (pp. 88, € 13,60), che affronta la tematica “spigolosa” e cruenta della violenza antisemita.

L’autore afferma: «queste pagine vogliono essere anche una ferma e decisa resistenza, una vera protesta a questa negazione che tende, sempre più, ad annullare una parte importante, anche se tragica, della storia umana. Una parte di storia che, ancora oggi, a distanza di tempo, ci riempie di orrore e di vergogna».

Non bisogna dimenticare!
Sembra un evento lontano e perso nel passato, ma l’antisemitismo è ancora vivo è attuale.

«Ovunque si manifestano, sempre più frequenti e sempre con maggiore intensità, fenomeni di intolleranza e discriminazioni che, se non represse in modo repentino e radicale, lasciano ampio spazio al razzismo per mettere radici e germogliare».

Il nostro Autore propone un intervento di ampio respiro, mirato a contrastare questo fenomeno e qualsiasi altro atteggiamento di intolleranza, «bisogna opporre un valido programma internazionale di tolleranza e di rispetto per tutte le culture e le fedi esistenti nel mondo. Occorre inoltre inculcare, nelle generazioni, il dovuto e fondamentale rispetto per ogni essere umano, a qualsiasi etnia appartenga poiché questo comportamento verso gli altri è sinonimo di civiltà e democrazia».

Rineli affronta il problema del “Cristianesimo” inteso da storici e studiosi come “Chiesa cattolica romana”, in realtà è tutto il suo contrario; questo per dire che i primi a non dover essere antisemiti dovrebbero essere proprio i cristiani che, nel loro testo sacro, la Bibbia, “riconoscono” i semiti ebrei come il popolo eletto (a tal proposito rimandiamo alla recensione precedente “Eredità negata” sempre del nostro autore).

“Spigolature” è un argomento ostico e “spigoloso” che è interessante leggere perché ci aiuta a comprendere come l’uomo, per quanto tecnologico e avanzato sia, si è comunque macchiato di molteplici eventi di violenza inaudita che non possono essere messi a tacere dal trascorrere del tempo, non è Storia passata, bisogna ricordare ciò che è accaduto, e precisamente in questo studio vi è l’invito a non dimenticare il genocidio degli Ebrei.



Lunghezza Opera J J J
Ampiezza cast dei Personaggi: è un saggio non ci sono personaggi
Varietà Luoghi J J
Coinvolgimento e Scorrevolezza J J J J
Componente Inedita J J J J
Valutazione Complessiva J J J J