lunedì 13 agosto 2018

Dio ha misurato il tuo regno. Una storia transilvana Miklós Bánffy

Dio ha misurato il tuo regno. Una storia transilvana
Miklós Bánffy

a cura di Serena P.


Pubblicata con grande successo negli anni Trenta e caduta in disgrazia nel Secondo dopoguerra, la trilogia di Miklós Bánffy è uno straordinario affresco di una regione, di un popolo, di un'intera epoca.

Nell'Ungheria di inizio Novecento le crisi politiche si succedono, l'instabilità mina le fondamenta stesse del paese, ma l'aristocrazia, la classe che ancora regge i destini dello Stato, continua a dedicarsi ai suoi passatempi preferiti, dimostrando così tutta la sua inettitudine: organizza grandi battute di caccia e corse a cavallo, partecipa a balli sontuosi e ricchi banchetti, si sfida a duello, dilapida fortune al tavolo da gioco, si perde in fatue e distruttive passioni d'amore. È in questa cornice che si muovono il conte Bálint Abády, che ha appena abbandonato la carriera diplomatica per tornare a curare le terre avite in Transilvania e dedicarsi alla politica, suo cugino László Gyeroffy, un musicista dotato ma debole di carattere e incline a una condotta di vita irregolare, e Adrienne, una giovane donna costretta in un matrimonio infelice. Davanti agli occhi distratti e incuranti di questi tre giovani, si dipanano gli avvenimenti politici e sociali che porteranno alla Grande guerra e quindi alla dissoluzione dell'Impero austroungarico.
Scritto negli anni Trenta e prima parte di una trilogia, Dio ha misurato il tuo regno è pervaso da un profondo e diffuso senso di smarrimento e di perdita che accomuna i protagonisti, tutti a loro modo «senza qualità», ma al tempo stesso insoddisfatti della propria esistenza; l'Ungheria nel suo complesso, che anche per proprie colpe si sta ormai lasciando alle spalle i decenni di maggiore ricchezza e felicità per avviarsi verso una lunga fase di decadenza; e la Transilvania in particolare che dovrà fare i conti con gli imprevedibili e crudeli sviluppi della politica.

Ho letto questo libro piena di aspettative e non sono rimasta per  niente delusa. Mi aspettavo di ritrovare un’atmosfera sullo stile dei Buddenbrook e così è stato. Le descrizioni dei luoghi hanno il potere di farti sentire in Transilvania, i personaggi sono ben caratterizzati e approfonditi non hanno nulla di lasciato al caso, tu come lettore sai benissimo il perché e il come ogni personaggio fa quello che fa. La descrizione del contesto storico è poi un’opera d’arte!

Lunghezza Opera:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi: :) :) :) :)
Varietà Luoghi :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)

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