martedì 20 marzo 2018

Altezza reale di Thomas Mann

Altezza reale di Thomas Mann 

a cura di Serena P. 

è un romanzo ambientato nell’immaginario e decadente Granducato di Grimmburg, che racconta la storia di un figlio del Granduca, Klaus.
Klaus, in quanto aristocratico, ha ricevuto un’educazione che gli ha insegnato a stare distaccato dalla vita, a rappresentare quello che il popolo del Granducato vuole vedere, un principe che sorrida e saluti, che sappia per un momento interrompere la monotonia delle loro giornate; un’educazione che lo porta a vivere un’esistenza “per finta”, dove le sue azioni non sono altro che una messinscena, tanto che è obbligato a nascondere una paralisi al braccio.

Un libro che offre molti spunti di riflessione, apparire ed essere, questo è il cardine sulla quale si basa tutta la narrazione. Due fratelli, educati alla stessa maniera ma che scelgono per gioco forza di agire in maniere totalmente differenti, un modo di essere che è imposto dalla società perché il popolo vuole vedere un certo modo di gestire il regno e di essere. Una forte critica sociale si cela , ma non troppo, tra le righe di questa narrazione. Ma come a volte capita c’è qualcosa che può cambiare se arriva un elemento che ribalta il modo di vedere la vita… la scrittura magistrale di Mann cattura il lettore e lo porta per mano attraverso la narrazione del Granducato di Grimmburg e quando sei dentro nella storia ti lascia la mano per farti arrivare da solo alle conclusioni. 

Lunghezza Opera  :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)



Sándor Márai Le braci

Sándor Márai
Le braci

a cura di Serena P.


Dopo quarantun anni due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro contava, per loro. Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare. Tutto converge verso un «duello senza spade» – e ben più crudele.

Primo approccio con l’autore e sono rimasta soddisfatta a metà. Mi spiego meglio, sapevo quale era la trama e cosa stavo per leggere ma non mi aspettavo che più che un dialogo fosse quasi un monologo.  Questo modo di strutturare il romanzo mi è risultato un pochino pesante anche se riconosco che il modo di scrivere dell’autore mi è piaciuto molto.

Lunghezza Opera  :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :)
Varietà Luoghi :)
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Componente Inedita :) :)
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giovedì 1 marzo 2018

La mente di Adolf Hitler. Il profilo psicologico in un rapporto segreto in tempo di guerra Walter C. Langer

 La mente di Adolf Hitler. Il profilo psicologico in un rapporto segreto in tempo di guerra

Walter C. Langer

  a cura di Serena P.

Oggi psichiatri, psicanalisti e criminologi vengono correntemente consultati dalle intelligence di tutti i Paesi del mondo. Tuttavia questa ricerca rappresenta uno studio pioneristico, avendo, non a caso, come oggetto il personaggio più inquietante e pericoloso della storia del Novecento: Adolf Hitler. I servizi segreti americani – OSS, futura CIA – commissionano, agli inizi del secondo conflitto mondiale, a uno stimato psicanalista esule, sfuggito all’Anschluss, una ricerca considerata strategica. Dopo aver recuperato le fonti più disparate, raccolto preziosissime (e inquietanti) testimonianze di uomini che conobbero il giovane Hitler nel periodo austriaco, descritto come un ragazzo sbandato e lontano dal successo, a Walters Charles Langer tocca il compito di delineare un profilo psicologico attendibile del Führer, della sua personalità, dei suoi disturbi. La sua diagnosi e le sua previsione, lette oggi, colpiscono per la lungimiranza: si prevedeva il suicidio del dittatore “come un risultato molto attendibile” e veniva anche indicata la possibilità di un colpo di stato militare contro Hitler (come avvenne poi nel ‘44). Oltre a queste inquietanti capacità di previsione, lo studio cerca di rispondere ad alcune domande allora come oggi di grande attualità e forse mai risolte: Qual era il rapporto di Hitler con l’esoterismo? Era un folle? E se sì, da quale disturbo era affetto?


Un libro molto interessante che aiuta comprendere questa figura storia nel suo insieme. Diviso in tre grosse categorie ( come Hitler vedeva se stesso, come era vista dagli altri e infine come era veramente) ci viene restituita un’immagine a tutto tondo di questo personaggio, sfatando anche alcuni miti che aleggiano intorno. Un libro molto fruibile anche da chi di psicologia non è molto avvezzo, con riferimenti a sostegno delle tesi ad altri libri. Davvero una buona struttura e ben scritto.  

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Il viaggio nel passato di Stefan Zweig

Il viaggio nel passato di Stefan Zweig

a cura di Serena P.

 Un giovane di umili origini si innamora della bella moglie del suo ricco benefattore: un amore impossibile, un amore inconfessabile ma sincero e profondo. Poi il distacco, la Grande Guerra, la lontananza, e infine il ritorno, dopo un silenzio di anni. 

Questa può sembrare dalla trama una storia già sentita di nessuna originalità ma quando a raccontarcela è uno come Zweig anche una cosa normale diventa qualcosa di magico. In tanti piccoli gesti di tutti i giorni noi dimostriamo l’affetto alle persone a noi care, ma se quelle persone ci venissero portate via per un motivo come reagiremmo noi dopo anni? Una delle possibili reazioni ce la descrive l’autore e se da una parte mi si è spezzato il cuore dall’altra ho compreso anche se non condiviso la reazione del protagonista. Un senso di malinconia e tormento aleggia su tutto questo. 





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Gli occhi dell’eterno fratello di Stefan Zweig

Gli occhi dell’eterno fratello di Stefan Zweig

a cura di Serena P.


Una riflessione sulla Giustizia e sulla sua impossibilità in una narrazione dal respiro ampio, in cui palpitano il divino e una natura incantata. Un libro amato da Hermann Hesse, che vedeva nella "leggenda indiana" dell'amico Zweig un'opera in sintonia con il suo "Siddhartha".

Questo è quanto scritto sul retro di copertina e non posso che essere d’accordo con questa affermazione. Qui si narra la storia di un uomo che nella sua vita è costretto a fare delle scelte davvero difficili dopo un evento che lo segnerà nel profondo del cuore. Il cercare di non fare male a nessuno diventa lo scopo della sua vita. Ma è davvero una cosa possibile? Questa è la domanda a cui si cerca di dare una risposta. Seppur breve ho adorato questo libro,  sia per lo stile di scrittura che per la storia in se stessa. Un libro breve ma denso come miele, che ti si appiccica al cuore e ti porta a riflettere su molte cose che nella vita di oggi sembrano scontate se non dimenticate. 


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I fantasmi di Rowan Oak. Storie di sogno e di paura scritte e raccontate da William Faulkner Di William Faulkner

I fantasmi di Rowan Oak. Storie di sogno e di paura scritte e raccontate da William Faulkner

Di William Faulkner


a cura di Serena P.


Il volume, curato da Dean Faulkner, sorella dell'autore, è una raccolta delle storie di fantasmi che egli era solito narrare nella tenuta di Rowan Oak ai ragazzi della sua famiglia. Queste storie affondano le loro radici nel folklore sudista, ma sono anche ricche di riferimenti alla cultura d'origine della patria inglese, e narrano di case abbandonate, presenze che non vogliono scomparire, destini segnati da una fatalità ostinata e crudele, accadimenti sospesi "in quell'istante in cui tutto quello che è naturale, familiare e sicuro si muta rapidamente in alieno, strano, spaventoso".

Se vi aspettate di trovare il Faulkner di mentre morivo, mettetevi il cuore in pace perché non è così. Questa raccolta di racconti ci fa venire subito in mente le storie di fantasmi che si raccontano la sera davanti al camino di casa magari con fuori un bel temporale che mette fifa! Sono  da leggere con gli occhi di un ragazzo, perchè quello è il pubblico destinatario delle storie narrate ma nulla toglie al fatto che Faulkner sa scrivere con una maestri che è davvero di pochi. 

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i voti non li esprimo perchè essendo racconti ognuno di essi varia

Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio




Le tre del mattino 

di Gianrico Carofiglio 

a cura di Serena P.



Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. 


Un libro di 131 pagine ( ebook) di una bellezza struggente. Il rapporto tra padre e figlio è il tema principale del libro, con una scrittura tenera ma allo stesso tempo d’impatto l’autore ci fa sentire le emozioni dei due personaggi fino in fondo al cuore. 




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