domenica 29 luglio 2018

“Foglie al vento. Raccolta di poesia e prosa” di Pasquale Rineli



“Foglie al vento. Raccolta di poesia e prosa”
di Pasquale Rineli
a cura di Selene M. Corapi

L’autore, Pasquale Rineli, propone una nuova opera targata Kimerik, Foglie al vento. Raccolta di poesia e prosa (pp. 106, € 15,00).

Il nostro Autore questa volta si presenta con una nuova veste, non propone un saggio critico ma una silloge poetica, in una prospettiva nuova, una raccolta di poesie e di prosa. Questo approccio stilistico mi ha colpito perché mi incuriosiscono gli elementi di originalità o di diversità; una raccolta di versi e di prosa arricchita da alcune immagini di luoghi colmi di ricordi.

Nella sua opera il nostro Autore si presenta così com’è, rivelando la sua vera essenza, melanconica, nostalgica, romantica, piena di passione viva e pulsante, una prospettiva del tutto nuova in cui vediamo un Rineli uomo ricolmo di sogni e ricordi, diverso dal professionale autore di saggi critici.

Perché proprio questo titolo “Foglie al vento”?

«Quanti di noi hanno osservato una foglia cullata dal vento, l’abbiamo vista volteggiare nell’aria, allegra, spensierata, felice. Ma anche triste, sofferente, abbattuta, a seconda delle circostanze e del tipo di vento: la piacevole brezza primaverile o il gelido vento invernale». 

Una raccolta di poesia e versi sulla vita di un uomo come tanti, ma con il pregio della sensibilità.
Molti sono i luoghi citati che fanno da sfondo al canto di quest’anima; come la sua amata terra, Parigi.
È difficile dover scegliere una poesia o un testo di prosa da farvi leggere, sono tutti unici e molto belli, per cui proverò a proporne una:

Nostalgia

Dio che voglia di piangere!/ Che tristezza immensa/ trafigge il cuore/ quando ripenso/ ai giorni felici e brevi/ trascorsi al tuo fianco./ Pensandoti/ ti ritrovo riflessa nei miei gesti,/ parte di me stesso./ Ricordo/ il tuo viso,/ così dolce eppure così triste,/ ripenso/ al tuo sorriso:/ meraviglioso e soave/ che mi entrava nel cuore/ come un raggio di sole/ e annullava del tutto/ la mia volontà e l’ira.//Una foglia che vola leggera e porta con sé l’antico canto di una vita, dolce, appassionata, romantica, nostalgica, costellata di amarezze ma anche di gioie.Una lettura delicata e sensibile.

Lunghezza Opera J J J
Ampiezza cast dei Personaggi: J J J
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giovedì 26 luglio 2018

"I dodici racconti di zia Jacqueline. Per un anno di letture" di Luisa De Vita




"I dodici racconti di zia Jacqueline. Per un anno di letture"
di Luisa De Vita
a cura di Selene M. Corapi

Abeditore ha pubblicato un testo molto curioso che per mia fortuna ho potuto scoprire grazie al gruppo di lettura di cui faccio parte (il “Club Leggere(zza)”); un piccolo gioiellino simpatico e grazioso, e, nel formato mini, e nella sua veste grafica (che vi mostrerò in qualche foto).
“I dodici racconti di zia Jacqueline. Per un anno di letture” di recente pubblicazione, l’11 luglio 2018, fa parte della collana Piccoli mondi moderni della casa editrice Abeditore (pp. 202, € 9,90); presenta dodici racconti, uno per ogni mese dell’anno; e, ogni narrazione prende le caratteristiche del mese a cui è dedicato; a esclusione dell’ultimo racconto che è una lettera particolare.

I racconti sono brevi e non sono collegati tra loro, sono storie a sé, alcuni molto emozionanti, alcuni un po' prevedibili, altri teneri, e qualche racconto anche un po' melanconico e triste.

I titoli dei racconti sono:

1) Gennaio, Gli occhi di Pedro;
2) Febbraio, Grandine e Sole
3) Marzo, La finestra di Giacomo;
4) Aprile, La ragazza dei fiori
5) Maggio, Matilde e la preside;
6) Giugno, Favola di un solstizio d'estate
7) Luglio, Il tassista;
8) Agosto, L'uomo che non sapeva sognare
9) Settembre, L'esempio del gabbiano;
10) Ottobre, Come Cristoforo Colombo
11) Novembre, L'uomo Aquilone;
12) Dicembre, Lettera al piccolo principe.




La lettura è scorrevole, l’ho letto in un pomeriggio, ed è piacevole.
Credo mi sia capitato di rado la possibilità di leggere brevi racconti, e mi è piaciuto molto questo tipo di lettura, molto distensiva e rilassante; per non parlare della singolarità del formato e della grafica del testo che mi hanno conquistata fin da subito.

Ringrazio le mie amiche del club di lettura che mi hanno fatto scoprire questo piccolo gioiellino, e faccio i complimenti alla casa editrice ABeditore per le sue idee innovative.
Una bella e piacevole lettura estiva che vi consiglio vivamente!



Lunghezza Opera J J J
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domenica 22 luglio 2018

"Fede o ragione? Analisi di un'esistenza" di Pasquale Rineli




"Fede o ragione? Analisi di un’esistenza"
di Pasquale Rineli
a cura di Selene M. Corapi

Un nuovo saggio targato Kimerik, dell’autore Pasquale Rineli, intitolato Fede o ragione? Analisi di un’esistenza (pp. 130, € 13,60) incentrato su un argomento spinoso: la veridicità della figura di Gesù di Nazareth.

A distanza di oltre duemila anni ancora si è in dubbio sull’esistenza di questo celebre personaggio storico e religioso; numerosi sono i riferimenti storici tratti dagli autori del passato di cui citiamo qualche nome: Tacito, Svetonio, Plinio, Giuseppe Flavio, ecc.
Il riferimento più interessante sulla vita di Gesù si trova proprio nel testo sacro la Bibbia, precisamente nel Nuovo Testamento, nei quattro vangeli, di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, viene raccontata la nascita di Gesù e le sue opere sino alla morte, sotto quattro diverse prospettive. Interessante! I libri seguenti sono un prosieguo degli insegnamenti del Maestro. Un altro libro molto interessante è gli Atti degli Apostoli, che descrive il viaggio degli apostoli nel predicare il nuovo messaggio di Gesù, un messaggio d’Amore, molto interessante è anche la figura dell’apostolo Paolo, ma non ci dilunghiamo.

Nei miei studi classici mi sono trovata di fronte al quesito: com’è stato possibile che la nuova religione cristiana si potesse diffondere così a macchia d’olio e si potesse radicare così saldamente?
Non posso trattare questo argomento per mancanza di spazio e tempo, sarebbe molto riduttivo contenerlo in queste brevi righe; ma credo sia affascinante vedere come da un punto lontano, Gerusalemme, si sia irradiata la religione cristiana, sovrapponendosi alle religioni preesistenti, stabilizzandosi e radicandosi. Affascinante!

Il nostro autore, di cui abbiamo già letto un altro studio in una recensione precedente, si pone un nuovo quesito: perché si dubita sulla vita di Gesù? Perché gli atei, coloro che non credono in Dio, non solo dubitano, ma tentano di distogliere coloro che credono dai loro propositi?

Il nostro autore afferma: «La critica che viene espressa, sotto varie forme, in merito a un’idea o a una persona, può essere anche giustificata, oserei dire utile, purché sia una critica costruttiva, tendente cioè a correggerne gli errori e a colmare le lacune, dove queste sono evidenti in modo inconfutabile, e a migliorarne la forma e la sostanza».   Il nostro autore ci mette anche in guardia: «studiando le Sacre Scritture, bisogna fare molta attenzione e saper distinguere ciò che in Esse è realmente scritto e rivelato da ciò che comunemente insegnano e predicano le varie denominazioni religiose. Perché spesso, molto spesso, fra le due cose c’è un enorme abisso di differenza che, per chi non è avvezzo a tale studio, non solo non ne nota i contrasti e le sostanziali differenze, ma procura anche gravi errori e molta confusione».

Alcuni possono sostenere che la Bibbia sia antiquata, troppo lontana dai nostri costumi e le nostre usanze, un qualcosa di ormai superato, ma Rineli ribatte: «Come si può verificare benissimo da questi semplici spunti, la Bibbia non è antiquata, anti scientifica o superata, ma al contrario, contiene tante affermazioni e tante nozioni, di carattere fisico, biologico, chimico alle quali la nostra scienza moderna è giunta in tempi molto recenti rispetto alle affermazioni della Parola».

È un problema di “fede” o di “ragione”?

«Oggi è difficile, molto difficile avere una fede genuina per una serie di circostanze: problemi economici, ambientali, politici, fisici, ma più di tutte queste cause e prima di esse è il reale insegnamento che si riceve che fa crescere o diminuire la nostra speranza in un futuro più giusto e migliore. […] in tutta franchezza non si può chiedere di aver fede in qualcosa o in qualcuno che viene definito semplicemente ‘mistero’ o ‘dogma’, poiché il mistero non può mai essere oggetto di fede ma di paura, di timore, perché l’essere umano ha sempre paura di ciò che non conosce. Non si può pretendere perché è contro la ragione umana, perché è illogico e irrazionale credere in qualcosa che non riesci a capire o a spiegare. La fede, invece, quella vera, autentica, genuina, vince e scaccia ogni timore, ogni paura, allontana ogni perplessità e ogni dubbio, la fede che poggia sull’Iddio Vivente e Unico e sulla Sua Parola è tutta un’altra cosa e pochi, molto pochi hanno il privilegio di sperimentarla nella loro esistenza».

In conclusione possiamo affermare con il nostro autore che «grazie all’ausilio di varie scienze, possiamo ricostruire fedelmente la figura, la vita e l’operato dell’Uomo che, oltre duemila anni fa, ha cambiato radicalmente non solo la vita di milioni di persone e di innumerevoli generazioni, ma soprattutto l’intero corso della storia e della civiltà umana».
Uno studio molto interessante che, ancora una volta, sorprende; il nostro Autore ci permette di scoprire qualcosa di nuovo, ponendo degli interrogativi a cui possiamo dare diverse risposte prendendo in esame il testo Sacro e le  varie scienze moderne; a volte, fede e ragione possono darsi la mano e camminare sul sentiero della vita a braccetto!

«Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Bibbia, Giovanni, 14, 6).


Lunghezza Opera 😊😊😊
Ampiezza cast dei Personaggi: è un saggio
Varietà Luoghi 😊😊
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mercoledì 18 luglio 2018


L' avversario
Emmanuel Carrère
a cura di Serena P.
    

Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L'inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient'altro. Da diciott'anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le persone il cui sguardo non sarebbe riuscito a sopportare. È stato condannato all'ergastolo. Sono entrato in contatto con lui e ho assistito al processo. Ho cercato di raccontare con precisione, giorno per giorno, quella vita di solitudine, di impostura e di assenza. Di immaginare che cosa passasse per la testa di quell'uomo durante le lunghe ore vuote, senza progetti e senza testimoni, che tutti presumevano trascorresse al lavoro, e che trascorreva invece nel parcheggio di un'autostrada o nei boschi del Giura. Di capire, infine, che cosa, in un'esperienza umana tanto estrema, mi abbia così profondamente turbato - e turbi, credo, ciascuno di noi." (Emmanuel Carrère)


Questo è quanto dice la quarta di copertina ed è esattamente questo quello che troviamo nel romanzo. Lo stile dell' autore è molto asciutto pochi fronzoli per descrivere un efferato omicidio e la vita dell' assassino. Mi aspettavo una cosa sullo stile di A sangue freddo di Capote e l ho ritrovato solo a metà. Ho ritrovato il modo di narrare i fatti senza troppi interventi da parte dell'autore ma mi è mancato il fatto di voler girare la pagina ad ogni costo quella “curiosità “ di capire meglio.
Lunghezza Opera: 😁
Ampiezza cast dei Personaggi 😁😁
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Coinvolgimento e Scorrevolezza 😊😊
Componente Inedita 😊😊😁
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martedì 17 luglio 2018

I prescelti Steve Sem-Sandberg



 I prescelti

Steve Sem-Sandberg

a cura di Serena P.

Spiegelgrund non esiste più. Le mura che circondavano l'ospedale viennese sono state abbattute e tutto quello che il personale aveva giurato di non rivelare mai a nessuno non è più un segreto. Tra il 1940 e il 1945, in quel diabolico istituto il cui obiettivo ufficiale era di raddrizzare i bambini più ribelli e di assistere quelli affetti da malattie psichiche, la realtà era tragicamente diversa.

La storia ci viene narrata principalmente da Adrian e da Anna. Adrian è uno dei bimbi dell’ospedale Anna una delle infermiere intorno a loro ci sono altre voci che ci raccontano di questo posto maledetto dove molti hanno perso la vita perché non meritavano di vivere, non è permesso inquinare la razza tedesca…un libro difficile da digerire, molto intrecciato nella narrazione ma che non lascia nulla all’immaginazione. Di fronte al dolore di un bambino e alla sua morte c’è sempre sgomento e gran dolore se si ha un minimo di cuore ma sapere che questi bimbi sono stati catalogati studiati torturati e uccisi per una ricerca sulla razza ha un che di fuori dal mondo eppure la storia ce lo insegna il programma di epurazione della Germania c’è stato eccome… si può davvero chiudere gli occhi e dire di non ricordare Come molti dei medici e infermiere di quel posto hanno fatto?



Lunghezza Opera:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :)
Varietà Luoghi 😊😊😊
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Le benevole Jonathan Littell



Le benevole

Jonathan Littell

 a cura di Serena P.

Nato in Alsazia da padre tedesco e madre francese, Maximilien Aue dirige sotto falso nome una fabbrica di merletti nel nord della Francia. Svolge bene il suo lavoro, è un uomo preciso ed efficiente. Preciso ed efficiente, del resto, lo era stato anche negli anni del nazismo, quando fra il 1937 e il 1945, aveva fatto carriera nelle SS in Germania. Pur essendo un nazionalsocialista convinto, il giovane e brillante giurista era entrato per caso nel corpo, punta di diamante del Reich hitleriano: fermato dalla polizia dopo un incontro omosessuale, aveva accettato di arruolarsi per evitare la denuncia, grazie anche all'intercessione di Thomas Hauser, un giovane ufficiale che in seguito sarà sempre al suo fianco nei momenti decisivi. Le Benevole ci fa rivivere gli orrori della guerra dal punto di vista dei carnefici. «Non ho alcun rimpianto: ho fatto il mio lavoro, tutto qui». È una storia che «vi riguarda: vedrete che vi riguarda».

Prima di parlare del libro devo assolutamente ringraziare Laura per avermelo fatto scoprire. È un libro magnifico che merita di essere letto dalla prima all’ultima pagina. C’è una potenza nelle parole e nelle immagini descritte che è distruttiva all’inverosimile strappa e lacera l’anima. Lo sguardo freddo e cinico di Aue con solo qualche momento di vacillazione ma che quasi subito ritorna ligio al suo dovere… ma quanto può sopportare tutto questo un uomo?  Il libro più bello che io abbia letto quest’anno. 



Lunghezza Opera 😊😊😊
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domenica 15 luglio 2018

"Guerra e Pace" di Lev Nikolaevič Tolstoj




“Guerra e Pace”
di Lev Nikolaevič Tolstoj
a cura di Selene M. Corapi

Come si può recensire un capolavoro della Letteratura?
Impensabile aggiungere qualcosa di più o, di meno; criticarlo? Impossibile!

Dopo sei mesi di amicizia, perché ritrovarlo sempre sul comodino ad attendermi lo ha reso un compagno, che mi ha seguito per mezzo anno della mia vita, tra alti e bassi, tra abbandoni e brevi letture, ci siamo dovuti salutare affettuosamente.
1463 pagine in cui Tolstoj (edizione Garzanti, testo francese e traduzione, e numerosissime note, € 14,90) riversa se stesso e le sue idee.

Sullo sfondo delle guerre napoleoniche (dal 1805 al 1812) l’Autore racconta le vicende e gli intrecci di alcune famiglie dell’alta nobiltà, i Rostov e i Bolkonskij, genuini e portatori di grandi valori, di contro ai dissoluti Kuragin. Numerosi personaggi prendono parola e ci trasportano in quel clima magico della Russia disegnato da Tolstoj.

È un capolavoro sotto molteplici punti di vista: l’abilità nel delineare i caratteri dei diversi personaggi, i riferimenti storici, l’evoluzione di alcuni personaggi, i valori religiosi e propri dell’uomo.

Il personaggio chiave è Pierre Bezuchov attorno a cui ruotano i numerosi personaggi; Tolstoj riversa su carta i tipi umani, l’umanità intera, e mostra i lati oscuri e quelli luminosi in cui ognuno di noi può identificarsi.

Che dire di Andrej Bolkonskij? Ho sperato fino alla fine che la sua sorte potesse mutare (sigh!).

Quello che mi ha colpito maggiormente sono i riferimenti religiosi, in Pierre Bezuchov possiamo intravedere il nostro Autore, questo personaggio ha un’evoluzione morale e spirituale, impacciato e goffo cerca di inserirsi nel mondo, si lascia travolgere dai piaceri mondani e dissoluti, cercando di essere migliore e pulito, leggendo vedrete e scoprirete il suo lungo percorso che alla fine lo tramuterà in un uomo migliore, l’uomo che ha sempre desiderato essere.

Un altro elemento di fascino sono i riferimenti storici, ma soprattutto le teorie e i dubbi sulla Storia e coloro che ne scrivono, gli storici. Tolstoj cerca di dare la sua visione oggettiva: chi scrive la Storia? Cos’è il potere? E qual è la forza che muove i popoli? Perché accade quel che accade?

«“Per sempre?” disse il principe Andrej. “Non c’è nulla di cui si possa dire ‘per sempre’.” […] “Agli uomini non è concesso giudicare di ciò che è giusto o ingiusto. Gli uomini si sono sempre sbagliati e sempre si sbaglieranno, e tanto più nel giudicare ciò che è giusto o ingiusto.” […] “E chi può dirti ciò che è male per un’altra persona?” domandò. “Ciò che è male? Ciò che è male?” disse Pierre. “Tutti sappiamo ciò che è male per noi stessi!” “Sì, noi lo sappiamo, ma ciò che io riconosco come il male per me stesso non posso farlo a un altro,” disse il principe Andrej, animandosi sempre più e con l’evidente desiderio di enunciare a Pierre la sua nuova concezione delle cose. Parlava in francese. “Je ne connais dans la vie que maux bien réels: c’est le remorde et la maladie. Il n’est de bien che l’absence de ces maux" (“Io nella vita non conosco che due veri mali: il rimorso e la malattia. E l’unico bene è l’assenza di questi due mali”). Vivere per me stesso, evitando solamente questi due mali, ecco: adesso questa è tutta la mia saggezza”».
 
Affascinante, coinvolgente e travolgente, “Guerra e Pace” è questo e molto altro ancora, non lasciatevi intimorire dalla mole perché correreste il rischio di perdervi un Capolavoro della Letteratura Russa.

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lunedì 9 luglio 2018

"Eredità negata" di Pasquale Rineli


"Eredità negata"
Pasquale Rineli
a cura di Selene M. Corapi






«La Bibbia fu il primo libro a essere prodotto quando la stampa fu finalmente perfezionata, nel XVI secolo. Gutenberg stampò molte Bibbie […] Queste parole hanno cambiato il corso della storia umana. Hanno alterato lo sviluppo sociale dell’umanità e forgiato sistemi politici. È molto probabile che questa e il Corano siano i due libri più importanti del pianeta». (“Le ceneri di Alessandria”, Steve Berry).


Perché Israele ancora oggi è uno Stato non ricostituito? L’Autore, Pasquale Rineli in "Eredità negata", (edito da Kimerik, pp. 86, € 13,60) affronta la questione palestinese, evidenziando le problematiche e cercando di spiegarne le motivazioni che rendono tale situazione ancora una preoccupazione insoluta.

Il problema venne evidenziato già da James Balfour che, nella sua «Dichiarazione, cominciò a perorare la causa Ebraica e il ritorno nella terra dei Padri, a tal punto e con tale fervore da sottoporla all’attenzione internazionale alla Conferenza di Parigi del 1919 che, guarda caso, trattava proprio il problema della pace alla fine del primo conflitto mondiale».

«Israele è l’unico stato, l’unica nazione in tutto il mondo ad essere stata costituita direttamente da Dio e, ironia della sorte, proprio per quella nazione che, più di ogni altra sul pianeta, ha il pieno e totale diritto all’esistenza, si inventano limitazioni e cavilli burocratici a non finire».


Per quale ragione gli Arabi si oppongono al riconoscimento dello stato di Israele? E Per quale motivo gli altri Stati non intervengono cercando una soluzione o un compromesso? E soprattutto perché gli stati in cui si pratica la Religione cristiana non supportano la causa di Israele?


L’autore nel suo saggio risponde a queste domande con molta semplicità, il libro si articola in tre sezioni, in cui Rineli, evidenziando alcuni passi biblici a mo’ di racconto, ci rivela il motivo per cui Israele ancora oggi stia sopportando molte sofferenze; tutto risiede nel periodo in cui gli israeliti ottenuta la Terra Promessa, per l’ennesima volta si macchiarono del peccato nei confronti del loro Dio, non riconoscendoLo e mettendosi ad adorare falsi dèi e idoli; a quel punto Dio decise di disperderli; ancora oggi è così, gli ebrei sono senza terra, ma questo non sarà per sempre, nei Piani dell’Altissimo è previsto il ritorno degli Israeliti sul suolo che Egli ha designato per loro, e quando il Popolo eletto si ricostituirà allora si avrà la pace e si avrà il tempo del ritorno di Gesù e della fine dei tempi.


Sarà forse per timore che si ostacola questo ricongiungimento del Popolo eletto alla sua Terra? O forse l’invidia di non far parte di quel popolo?


Rineli nel suo saggio spiega anche perché Dio scelse quel popolo, attraverso cui si sarebbe manifestata la salvezza del mondo intero, e, attraverso il mondo intero si sarebbe ricostituito il Suo Popolo.

«E certamente ricondurrò i prigionieri del mio popolo, Israele e realmente edificheranno le città desolate, pianteranno vigne e ne berranno il vino e faranno giardini e ne mangeranno il frutto. E certamente li pianterò nel loro suolo e non saranno più sradicati dal loro suolo che ho dato loro ha detto l’Eterno, il tuo Dio» ("Bibbia", Amos, 9, 14-15).
Un testo molto interessante da leggere per chi avesse voglia di conoscere o di approcciarsi a questa tematica sempre molto attuale.


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Ampiezza cast dei Personaggi: è un saggio non ci sono personaggi
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Componente Inedita 😊😊😊
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