martedì 17 luglio 2018

Le benevole Jonathan Littell



Le benevole

Jonathan Littell

 a cura di Serena P.

Nato in Alsazia da padre tedesco e madre francese, Maximilien Aue dirige sotto falso nome una fabbrica di merletti nel nord della Francia. Svolge bene il suo lavoro, è un uomo preciso ed efficiente. Preciso ed efficiente, del resto, lo era stato anche negli anni del nazismo, quando fra il 1937 e il 1945, aveva fatto carriera nelle SS in Germania. Pur essendo un nazionalsocialista convinto, il giovane e brillante giurista era entrato per caso nel corpo, punta di diamante del Reich hitleriano: fermato dalla polizia dopo un incontro omosessuale, aveva accettato di arruolarsi per evitare la denuncia, grazie anche all'intercessione di Thomas Hauser, un giovane ufficiale che in seguito sarà sempre al suo fianco nei momenti decisivi. Le Benevole ci fa rivivere gli orrori della guerra dal punto di vista dei carnefici. «Non ho alcun rimpianto: ho fatto il mio lavoro, tutto qui». È una storia che «vi riguarda: vedrete che vi riguarda».

Prima di parlare del libro devo assolutamente ringraziare Laura per avermelo fatto scoprire. È un libro magnifico che merita di essere letto dalla prima all’ultima pagina. C’è una potenza nelle parole e nelle immagini descritte che è distruttiva all’inverosimile strappa e lacera l’anima. Lo sguardo freddo e cinico di Aue con solo qualche momento di vacillazione ma che quasi subito ritorna ligio al suo dovere… ma quanto può sopportare tutto questo un uomo?  Il libro più bello che io abbia letto quest’anno. 



Lunghezza Opera 😊😊😊
Ampiezza cast dei Personaggi 😊 :)
Varietà Luoghi 😊😊😊
Coinvolgimento e Scorrevolezza 😊😊😊😊😊
Componente Inedita 😊😊😊😊
Valutazione Complessiva 😊😊😊😊😊

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