venerdì 29 marzo 2019

Vodka&Inferno. Vol. 2: Baciami, Giuda Penelope Delle Colonne

Vodka&Inferno. Vol. 2: Baciami, Giuda
Penelope Delle Colonne

A cura di Serena P.

Scrivere  del seguito di un libro non è mai cosa facile soprattutto se lo si deve raccontare agli altri. Oggi però vi vorrei parlare del seguito di Vodka & inferno la morte fidanzata, ovvero Vodka&inferno  Baciami Giuda. Ho preso questo libro appena uscito dopo aver amato alla follia il primo ed ammetto che ero un po’ titubante perché di solito i seguiti rovinano la bellezza del precedente e si tende ad allungare la minestra ( se così si può dire). Ecco qui non accade nulla di tutto ciò perché si abbiamo sempre il seguito della storia della famiglia protagonista ma questa volta non è propriamente la famiglia o Vicktor ad essere il protagonista assoluta, qui ci si sposta su un altro personaggio che nel primo era un pochino “marginale “ è questo spostamento non destabilizza il lettore anzi gli permette di usare l'altro punto di vista per capire meglio i personaggi del primo. Vengono introdotti anche personaggi nuovi ma non so arriva mai a dire : che accozzaglia di storie che non arrivano a nulla. Quello che inoltre mi ha colpita è il fatto che Ancor a di più qui si scava ( e non uso il termine a caso) nell'animo del personaggio, in tutti quei retroscena della famiglia che non è mai perfetta come sembra, ci dobbiamo obbligare ad andare oltre a smetterla di essere superficiali nel guardare le persone e le cose attorno a noi. Seppur i personaggi siamo creature sovrannaturali hanno qualcosa di profondamente umano che ce li rende più vicini. La scrittura poi dell’autrice a me piace moltissimo perché è allo stesso tempo poetica ma crudele, reale ma incantata.


Lunghezza Opera 😁😁😁
Varietà Luoghi 😁😁
Coinvolgimento e Scorrevolezza 😁😁😁
Componente Inedita 😁😁😁
Valutazione Complessiva 😁😁😁😁
Ampiezza cast dei personaggi 😁😁😁 ( uno smile comprende tutta la famiglia)

lunedì 11 marzo 2019

Il buio oltre la siepe

Il buio oltre la siepe

a cura di Serena P.


In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un negro accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrare l'innocenza, ma il negro sarà ugualmente condannato a morte.
La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.
Per me questo libro è un grande boh. In primis non capisco tutto il fermento intorno al libro, poi mettiamoci pure che Scout non mi piace ne come personaggio ne come voce narrante e poi mettiamoci pure che se il fulcro del romanzo è il processo e il fatto che sia un bianco a difendere un nero chi se ne frega di tutta la vita che fa Scout? Va bene il contesto che va descritto ma qui secondo me si perde di potenza nel messaggio lanciato.


Lunghezza Opera :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :)
Ampiezza cast dei personaggi : :) :)