sabato 27 ottobre 2018

Il rapporto segreto (Leo Demidov #2) by Tom Rob Smith

Il rapporto segreto

(Leo Demidov #2)

by Tom Rob Smith

a cura di Serena P.

Unione Sovietica, 1956. Stalin è morto da tre anni quando il suo successore, Nikita Crushev, presenta alla nazione il famoso Rapporto Segreto che denuncia i crimini del dittatore. Subito si scatena la sete di vendetta contro chi aveva ciecamente eseguito gli ordini del partito e inizia la caccia alle streghe: gli eroi di un tempo, la stessa polizia, vengono marchiati come criminali e i criminali diventano vittime innocenti.
La vita di molti continua ad essere in pericolo, compresa quella di Leo Demidov, l'ex agente della Sicurezza di Stato indimenticabile protagonista di Bambino 44. Tre anni prima ha compiuto un'impresa eroica per fermare un assassino, e come ricompensa ha ottenuto l'incarico di fondare a Mosca un Dipartimento Omicidi. Leo si sta impegnando duramente perchè sia fatta giustizia, e, al contempo, cerca di costruirsi una nuova vita con la moglie Raisa. Ma il suo passato lo ossessiona.
La disperata missione personale di Leo per salvare la sua famiglia lo condurrà -in una drammatica escalation- dalle atrocità del più terribile gulag siberiano al turbolento sottobosco della malavita, per piombare poi in una Budapest messa a ferro e fuoco dalla sanguinosa rivolta ungherese. E in un inferno nel quale la redenzione è fragile come il vetro.
Se già il primo libro mi aveva colpito questo è addirittura meglio. Le ambientazioni e i personaggi sono ben descritti con le atmosfere fredde e glaciali della Russia. Leo deve affrontare un'impresa che per chiunque sarebbe al di sopra delle forze umane ma con la sua tenacia arriverà a un punto di svolta... ma quale prezzo dovrà pagare? Un romanzo molto avvincente che ti prende sin dalla prima pagina! 

Lunghezza Opera :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi:
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva



A volte ritorno by John Niven,

A volte ritorno
by John Niven,

a cura di Serena P.

Dopo una settimana di vacanza che sarebbero cinque secoli di tempo terrestre, Dio torna in ufficio, ancora col cappello di paglia e la camicia a quadri. Era andato in vacanza, a pescare, in pieno Rinascimento, quando i terrestri scoprivano un continente alla settimana, e sembrava andasse tutto a gonfie vele. Al suo ritorno però, il quadro che gli fanno i suoi ha del catastrofico: il pianeta ridotto a un immondezzaio, genocidi come se piovesse, preti che molestano i bambini... Dio non è solo ultra depresso. Anche molto incazzato. L'unica soluzione, pensa, è rispedire sulla Terra quello strafatto di suo figlio. - Sei sicuro sia una buona idea? - gli chiede Gesù. - Non ti ricordi cosa è successo l'altra volta? - Ma Dio è irremovibile. Così Gesù Cristo piomba a New York, tra sballoni e drop out di ogni tipo. E cerca, come può, di dare una mano agli sfigati della terra. Il ragazzo non sa fare niente, eccetto suonare la chitarra. E riesce a finire in un programma di talenti alla tv. Un gran bel modo per fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente. Ma, come già in passato, anche oggi chi sta dalla parte dei marginali non è propriamente ben visto dalle autorità

Un libro ironico e commovente allo stesso tempo . Il modo in cui viene descritto Gesù e Dio se da una parte fa ridere all'inverosimile per quanto siano simili a noi in tutti i giorni per certi versi dall'altra parte lancia dei messaggi che purtroppo come umanità abbiamo dimenticato. Uni libro che merita di essere letto davvero da tutti.

Lunghezza Opera:) :)
Ampiezza cast dei Personaggi: :) :)  :) :)
Varietà Luoghi :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)

venerdì 19 ottobre 2018

Hitler di Shigeru Mizuki

Hitler

di Shigeru Mizuki

 a cura di Serena P.

"Valgo molto più di Napoleone, lo sono protetto da Dio!" Il 30 aprile 1945 Adolf Hitler si suicidava con un colpo di pistola. Lasciava dietro di sé le macerie fumanti di una Berlino distrutta e il muto orrore negli occhi della popolazione del mondo intero, devastato da un conflitto senza precedenti. Storici, strateghi militari e psicologi hanno cercato invano di comprendere la persona del fuhrer che resta, ancora oggi, un mistero. In questo graphic novel il mangaka Shigeru Mizuki si sofferma sulla figura dell'uomo più tristemente noto di tutti i tempi, firmando un lavoro biografico che segue la rapida e inesorabile scalata al potere di un visionario, esamina il carisma di un demagogo e riporta le astute manovre politiche di un Signore della guerra. L'Hitler di queste pagine è invasato, collerico, con lo sguardo allucinato, capace di restare impassibile sul podio mentre tutt'intorno fischiano le pallottole del celebre putsch di Monaco, dotato di un inconfondibile timbro di voce che strega le folle e lacera il silenzio di un congresso gremitissimo. Ma è anche un Hitler mai visto prima d'ora, che fischietta sereno, si pavoneggia dentro un abito sartoriale, o sogna di diventare un "architetto artistico". Un Hitler che piange, con la fronte imperlata di sudore e gli occhi sgranati, mentre dentro di lui si fa strada la consapevolezza del fallimento: il Grande Reichk morto, la Germania ha perso la guerra.

Devo subito ringraziare Laura per questo bellissimo regalo di compleanno. Di manga non sono molto esperta per cui non mi sto a soffermare sul tratto della penna sui colori usati e il modo di leggerlo che per chi fosse poco esperto è spiegato all'inizio del libro posso però dirvi quello che mi ha suscitato a livello di emozioni. Intanto è una storia che conosciamo bene quella della seconda guerra mondiale ma il punto di vista dalla quale è narrata che è particolare. Il personaggio storico lo conosciamo come un uomo duro e senza cuore di una cattiveria inenarrabile ma in questo libro lo vediamo sotto un'aspetto quasi sconosciuto quasi “umano” e mi ha colpito talmente tanto che a volte ero presa da momenti di furia e altri di lacrime pensando alle persone che lo hanno vissuto. 


Vox - di Christina Dalcher a cura di Serena P.

Vox - di Christina Dalcher
a cura di Serena P.

Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere.
Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto.
Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi.
Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole.
Parole che usiamo per lavorare, per chiacchierare con gli amici, per esprimere la nostra opinione.
Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…

che dire di questo libro? È difficile parlarne ( non io non ho il limite delle 100 parole) ma davvero non ne trovo di belle o meglio... l'idea di base del libro è molto interessante nel voler  capire cosa succederebbe se veramente succedesse una cosa del genere ma il modo in cui viene sviluppato poi manda tutto a rotoli a partire dalla protagonista per la quale all'inizio ho provato anche simpatia ma dalla metà del libro in poi ha avuto comportamenti che mi hanno fatto cadere le braccia. Peccato davvero perchè avevo riposto molte speranze in questo libro visto il tema trattato ma dalla metà in poi pareva che l'autrice avesse fretta di finire la storia e non sapendo come fare ci ha messo un'accozzaglia di clichè...


Lunghezza Opera:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi: :) :)  :) :)
Varietà Luoghi :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :)

Tre giorni e una vita by Pierre Lemaitre,

Tre giorni e una vita
by
Pierre Lemaitre,

a cura di Serena P.

Natale 1999. A Beauval, una piccola cittadina della provincia francese, Antoine, dodici anni, figlio unico di genitori separati, vive con la madre Blanche, una donna rigida e opprimente, conducendo una vita piuttosto solitaria. Il padre da anni si è trasferito in Germania e ha pochi contatti con lui. Antoine non lega molto con i coetanei e il suo migliore amico è Ulisse, il cane di Roger Desmedt, il suo vicino di casa. Il giorno in cui Desmedt, un uomo rozzo e brutale, uccide Ulisse, Antoine, sconvolto e disperato, in un accesso di rabbia cieca compie un gesto che in pochi secondi segnerà per sempre la sua esistenza.

Se vi aspettate di leggere lo stesso Lemaitre di Alex Camille e Irene sappiate da subito che non è così. Anzi qui siamo su tutto un altro piano e stile che pare quasi che non sia lo stesso Lemaitre a scrivere questo romanzo. Sono rimasta delusa non certo per il fatto di non trovarmi lo stesso autore che avevo conosciuto col commissario ma dal fatto che questa storia al di là della prima parte che ho trovato stupenda poi è stato tutto un calando andando quasi ad annoiarmi. Bella la psicologia del personaggio principale ma le scelte che fa e i modi che ha sono stati per me qualcosa di non reale e questa distanza mi è dispiaciuta molto.

Lunghezza Opera:) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi: :) :)  :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :)