sabato 25 novembre 2017

Il rituale del male di Jean-Christophe Grangé



a cura di Serena P.

L'aria è malvagia sull'isola di Sirling, al largo della costa bretone. Un'aria salmastra, appiccicosa, in cui l'odore del mare si mescola alle immagini di un macabro rituale, al ricordo di un uomo, uno spietato serial killer dalla firma inconfondibile. L'Uomo Chiodo, però, ha smesso di colpire da più di quarant'anni. Nel 1971. A Lontano, nel cuore del Congo. Ma i segni di quei terribili omicidi emergono ora dal limbo del tempo in una base militare di fulgida tradizione. Il corpo di un giovane cadetto, dilaniato da un'esplosione, viene ritrovato all'interno di un bunker. I rilievi del medico legale non lasciano dubbi: il corpo è stato trafitto da centinaia di chiodi arrugginiti, gli organi asportati, gli arti orrendamente mutilati. A occuparsi del caso, stranamente, non è la polizia militare, ma la prestigiosa squadra Omicidi di Parigi, guidata dal comandante Erwan Morvan. Erwan è figlio di quel Grégoire Morvan che, proprio a Lontano, aveva messo fine alla scia di sangue dell'Uomo Chiodo, quello che sulle risorse minerarie del Congo ha costruito la propria fortuna e che ora, da una posizione defilata, comanda le leve della polizia francese. E mentre le vittime si moltiplicano e gli indizi si fanno via via più evanescenti, il fantasma dell'Uomo Chiodo torna a braccare i Morvan e a scuotere dalle fondamenta il buon nome di una famiglia in apparenza inattaccabile. Ben presto l'indagine costringe Erwan sulle tracce delle più oscure gesta di suo padre in Africa...

Ho letto tutti i libri di questo autore e devo dire che nessuno di loro ha mancato il colpo. Questa storia parte da lontano ( sia paese che in termini di tempo) una storia di una famiglia dove il nome diventa più importante dell’essere se stessi. Una storia di un passato doloroso che incide sulle vite di tutti i protagonisti. Un intreccio tra il nero dell’animo umano, la credenza della magia dell’Africa, e un thriller che sapranno tenere incollato il lettore dalla prima all’ultima pagine. Primo libro di una duologia Grangè ci porta nell’Africa primordiale dove la magia e il rispetto e la paura verso gli stregoni è qualcosa che va al di là della nostra concezione, di contro abbiamo un’altra vicenda ambientata al di fuori di questi aspetti magici ( passatemi il termine) dove tutto è molto umano, terra terra misurabile col potere dei soldi, intrighi e protezione totale del buon nome di famiglia. Ma quando le due cose si incontrano e le due storie si intrecciano non può che nascere qualcosa di magnifico. 

Lunghezza Opera :) :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :) 
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :) 


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