sabato 12 novembre 2016

L'azzurro del cielo non ricorda di Hannah Richell (Autore), A. Mantovani (Traduttore)

L'azzurro del cielo non ricorda

di Hannah Richell (Autore), A. Mantovani (Traduttore)

a cura di Serena P.


Sulle sponde del lago il cottage è quasi invisibile, nascosto dalla vegetazione. L'acqua sotto il pontile riflette i timidi colori della brughiera inglese. Un luogo incantato. Un luogo ideale per rifuggire il mondo. Il nascondiglio perfetto per un segreto. È questa la strana eredità che Lila, trent'anni, ha ricevuto in dono da un anonimo benefattore. All'apparenza un lotto di terreno sperduto da qualche parte nell'Inghilterra settentrionale. In realtà una seconda occasione, la possibilità di lasciarsi alle spalle Londra, e con essa un dolore difficile da sopportare. È come se quel luogo potesse parlare direttamente alla sua anima. È come se volesse raccontarle una storia. La storia di cinque amici che, trent'anni prima, in quello stesso cottage hanno inseguito il sogno di un'esistenza libera e spensierata. Che tra quelle mura di pietra antica hanno conosciuto l'amore e la gelosia, il coraggio e la paura, l'entusiasmo e la sconfitta. Che lungo le rive di quel lago, durante un'estate riarsa dal sole, hanno costruito la loro personale idea di felicità. Fino a quando l'arrivo di un ospite inatteso ha spezzato l'incanto e trasformato il sogno di un'eterna giovinezza in un segreto da nascondere a tutti costi. Via via che il cottage ritrova vita grazie agli amorevoli restauri di Lila e la primavera inonda l'orizzonte di colori, la voce del passato torna a farsi sentire, portata dal vento che soffia tra l'erba


Commento: tralasciando il fatto che il libro inizia con questa eredità da un anonimo benefattore che già mi rende il libro inverosimile, dopo un inizio un po’ stentato la storia inizia ad essere avvincente, bella la descrizione dei cinque ragazzi ,le dinamiche interpersonali di conflitto, di potere che si creeranno all'interno e spezzeranno l'incanto di un progetto idillico quanto utopico. . L’ unica cosa che un po’ mi ha creato confusione è l’uso dei flash back in modo continuo che non sempre ti aiutano a capire ma fanno l’esatto contrario…

Lunghezza opera :) :) :)
Ampiezza cast personaggi
:) :) :) :) :)
Varietà luoghi
:) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza
:) :)
Componente inedita
:) :)
Valutazione complessiva
:) :) ;)

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