Un finale perfetto di John Katzenbach
a cura di Serena P.
Tre donne ordinarie senza nulla in comune: tre diverse età, tre passati
diversi alle spalle, tre esistenze estranee l’una all’altra. Una sola
cosa in comune: il rosso dei capelli. È il colore che accende la
fantasia del loro aguzzino, un mediocre scrittore di gialli che si fa
chiamare Lupo Cattivo ispirandosi alla favola di Cappuccetto Rosso, della quale predilige però la versione originale: quella in cui nessuno si salva.
Allarmate per la prima volta da lettere minatorie, le tre rosse vengono
risucchiate in un vortice di tensione che si fa sempre più soffocante,
fino a sfociare in un clima di terrore puro.
Terzo romanzo che
leggo di questo autore e anche questa volta posso dire : colpito e
affondato. L’abilità dell’autore nel sondare le reazioni umane di fronte
al terrore sono qui descritte in maniera formidabile dando vita a un
thriller da lasciare senza fiato. Vittime e carnefice sono ben distinti
si capisce chi fa e chi subisce le azioni di terrorismo psicologico, non
si fa confusione e sembra tutto fin troppo chiaro… forse… si perché i
forse e i ma sono alla base di questo romanzo tanto ti fai delle domande
tanto ti si danno delle risposte… forse… la scrittura è molto dinamica
veloce e scattante non hai tempo di prendere fiato e non hai tempo di
pensare… qui non c’è il boscaiolo che sfonda la porta e ti salva… qui
non si salva nessuno, forse…
Lunghezza opera
Ampiezza cast personaggi
Varietá luoghi
Coinvolgimento e scorrevolezza
Componente inedita
Valutazione complessiva
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