" La cacciatrice di lieto dine " di Francesca Cani
a cura di Marco P.
Recensione :
Premetto col dire che abbandonare momentaneamente le opere straniere
per concedermi alle stesure dei miei colleghi italiani si sta rivelando
continuamente un'esperienza positivamente caratteristica e appagante per
la mia valutazione da lettore, oltre che scrittore a mia volta.
Questo inusuale e piacevole romanzo si avvia trasportando, tra
inserimenti di interne riflessioni e attente narrazioni di gesti
compiuti, il lettore nella vita comune e al contempo fuori dalle righe
di Alba, giovane e originale protagonista della storia.
Per sfuggire
all'opprimente presenza della madre, la ragazza si ritroverà
catapultata in uno degli ambienti più magici della terra: la
verdeggiante e soleggiata Iralanda.
In un complesso e vivace gioco
di chiaro scuri, sempre vissuti nella chiave ironica e leggera tanto
cara all'autrice, Alba rivelerà un pò di sè e si muoverà con alternante
scaltrezza nel mondo della sua controparte maschile, il controverso
Bram, scoprendo con quest'ultimo tutta una serie di punti in comune che
porteranno ad un concreto, e non del tutto aspettato, lieto fine.
Suggestive le descrizioni naturalistiche, vero punto di forza della
trama, e molto caratteristiche anche le citazioni a testi e personaggi
tanto cari ad Alba.
Unica parentesi in parte negativa è la lunghezza
del romanzo che, sommato alla lodevole fluidità di scrittura, lo porta
ad essere letto molto rapidamente.
Lunghezza Opera
:) :)
Ampiezza cast dei Personaggi
:) :) :)
Varietà Luoghi
:) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza
:) :) :) :) :)
Componente Inedita
:) :) :) :)
Valutazione Complessiva
:) :) :) :)
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