Io e Farah di Anna Piana
a cura di Serena P.
Il dramma umano della guerra in Siria e dei profughi costretti alla
fuga descritti attraverso lo sguardo delicato e curioso di un cucciolo,
che riesce a immigrare con la propria padroncina Farah, una bimba di 6
anni. Entrambi orfani e soli contro la crudeltà del mondo, in cerca di
un futuro migliore con le uniche armi che possiedono: la tenerezza, l’ingenuità
e la grande forza di volontà. Ciò che accomuna la bambina al cagnolino è
la condizione di vittime: di un sistema socio-politico, di un assetto
ambientale ostile; sono costretti a dover gestire la loro condizione
infantile in situazioni limite, che non hanno scelto e che molto
difficilmente possono cambiare. Cercheranno semplicemente di adattarsi
per rendersi visibili e urlare la propria resistenza.
Prima
opera di questa giovane ragazza. In poco meno di 50 pagine, Anna ci
racconta con la dolcezza tipica dei bimbi non ancora ragazzi ( Anna ha
13 anni) il dramma della guerra in Siria attraverso gli occhi di Farah e
del suo cagnolino. Un piccolo libricino che racchiude però grandi
spunti di riflessione che anche noi adulti dovremmo tenere in
considerazione. Con una scrittura delicata ma adulta Anna ci invita a
riflettere sulla guerra in generale, sul perché accadono ma soprattutto
ci invita alla speranza.
Lunghezza opera
Ampiezza cast personaggi
Varietá luoghi
Coinvolgimento e scorrevolezza
Componente inedita
Valutazione complessiva
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