Castelli di rabbia di Alessandro Baricco
a cura di Serena P.
Una piccola galassia di storie che si intrecciano in una cittadina
immaginaria, Quinnipak, che consente ai suoi abitanti di esprimersi al
meglio delle loro possibilità, inseguendo ciascuno i suoi sogni, le sue
aspirazioni, i suoi desideri di infinito in un'atmosfera ottocentesca
esultante di inventività tecnico-scientifica e insieme artistica.
Terzo romanzo che leggo di questo autore e anche questa volta ne sono
rimasta colpita. In questa cittadina immaginaria l’autore fa vivere
molti personaggi diversissimi tra loro ma che hanno tutti uno scopo
comune: imparare a vivere. Ognuno di loro lo farà in un modo diverso,
condivisibile o meno ma in ogni loro modo di vivere troviamo qualcosa
che abbiamo fatto anche noi. Una volta letto il primo capitolo è
difficile tornare indietro anzi si viene spinti sempre avanti… d altra
parte ogni giorno noi ci spingiamo avanti per vivere e imparare a farlo.
Lunghezza opera
:) :)
Ampiezza cast personaggi
:) :) :) :) :)
Varietá luoghi
Coinvolgimento e scorrevolezza
:) :) :)
Componente inedita
:) :) :) :)
Valutazione complessiva
:) :) :) :)
Nessun commento:
Posta un commento