martedì 8 novembre 2016

The help Di Kathryn Stockett

The help
Di Kathryn Stockett

a cura di Selene C.

Romanzo ambientato nell'America degli anni ’60, a Jackson (Mississippi), mette in evidenza il tema spinoso e ingiusto dell'apartheid, quel periodo storico in cui le persone di colore, definite con disprezzo "nigger" (negri) erano considerate inferiori agli uomini bianchi.

Le voci narranti sono tre: due domestiche di colore, Aibileen e Minny; e una giovane donna bianca, Eugenia Phelan, nota a tutti come Skeeter.
La narrazione prende il via dal racconto in prima persona di questi personaggi, Aibileen racconta come sia lavorare in una casa di bianchi come domestica, di quanto amore possa nutrire nei confronti della bambina di cui si deve occupare, Mae Mobly, forse molto di più della propria madre, indifferente al suo bisogno di essere amata. Meravigliose le pagine in cui la domestica cerca di imprimere nella mente della piccola concetti fondamentali per rendere forte la sua personalità: «tu sei gentile, tu sei intelligente, tu sei importante», una cantilena che le ripete come un mantra.

Mentre Aibileen è dolce, pacata, remissiva, dall'altro lato abbiamo Minny, impulsiva e sfacciata; lei è una che non ci sta, non sopporta le ingiustizie nei suoi confronti, anche a costo di perdere il lavoro, ma anche lei, per quanto possa essere forte, è una donna come le altre, una di quelle che deve sopravvivere alle violenze del marito.

In ultimo, Miss Skeeter, una giovane donna bianca che non riesce ad integrarsi in un mondo di ipocrisia e razzismo.
La sua voglia di ribellarsi prende il via a seguito della decisione/imposizione di miss Hilly Holbroock, sua più grande amica, nonché sua parte avversa, di immettere nel giardino di ogni abitazione, data la sua forte influenza in città, di un bagno esterno per le domestiche e i collaboratori di colore, in quanto portatori di gravissime malattie. Un altro motivo che la spingerà ad avviare la sua campagna bellica è il suo smisurato amore nei confronti della sua domestica, Constantine, con la quale era legata da un amore profondo, di quelli che superano le barriere più impossibili da valicare; che inspiegabilmente abbandona il suo lavoro, nel periodo in cui Miss Skeeter frequenta l'università, interrompendo, anche, la loro corrispondenza epistolare. Alle continue richieste da parte di miss Skeeter di venire a conoscenza delle reali motivazioni di tale gesto nessuno sa darle risposta, o non vuole... alla fine si scoprirà.

Dopo aver ricevuto un semirifiuto dalla casa editrice "Harper e Row", alla quale Miss Skeeter aveva inviato il suo curriculum, sollecitata dal consiglio della direttrice, Elaine Stein, cerca lavoro presso il giornale locale di Jackson, per fare esperienza; lì, le verrà offerta la rubrica di Miss Myrna, una giornalista temporaneamente assente per le sue condizioni di salute.
La rubrica tratta di faccende domestiche, di cui miss Skeeter, ovviamente, non ha nozioni ed esperienza; ma questa sarà la molla che farà scattare l'ingranaggio: chiederà aiuto ad Aebileen, nei ritagli di tempo dal suo lavoro di domestica; da qui, gettato il seme, nascerà la pianta della ribellione e della speranza: Miss Skeeter chiederà alla direttrice della casa editrice "Harper e Row" di poter scrivere un libro-intervista dal punto di vista delle domestiche di colore, un libro mai letto prima.

Tra la paura di farsi scoprire, i sotterfugi, le cattiverie di miss Holly Holbroock, la voglia di ribellarsi e la speranza di cambiare il mondo hanno la meglio, desideri, che diventano sempre più segretamente condivisi, legheranno le tre protagoniste indissolubilmente.
Una storia piena di umanità e di amore che ci fa riflettere e ci fa comprendere come nella Storia degli uomini gli eventi tendono a ripetersi ancora e ancora; come il "diverso" debba essere emarginato, umiliato sotto le leggi di una presunta "razza superiore". Quanto è bello invece poter condividere e confrontarsi, quanto è bello scoprirsi, poi, non così tanto diversi.

Una storia commovente, con uno stile semplice come le persone che ritrae, molto scorrevole pur essendo un testo di 400 pagine; una storia che a volte si mostra superficiale, soprattutto nel suo finale, per quanto positivo e aperto mi ha lasciato un senso di vuoto, una mancanza: avrei voluto conoscere qualcosa in più su i personaggi a cui tanto mi sono affezionata e di cui tanto avevo letto.
Dal libro è stato tratto l'omonimo film, che ho subito visto ultimata la lettura, e che ha impresso nel cuore ancora più a fondo questa bellissima storia. <3

Lunghezza Opera :) :) :) :)

Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :)
Varietà Luoghi :) :) :)

Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)

Componente Inedita :) :)

Valutazione Complessiva :) :) :) 

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