" 1984 " di George Orwell
a cura di Marco P.
Recensione:
Premetto che esprimere anche un solo semplice e personale pensiero su
opere di tale intensità corre il rischio di rivelarsi una blasfemia.
Distopico, surreale, estremamente crudo e diretto in molte sue scene narrate.
«La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L'ignoranza è forza»
In un mondo suddiviso da una guerra nucleare e posto sotto la guida di
tre contrapposte superpotenze, Winston Smith, protagonista del romanzo,
collabora quotidianamente al perseguimento delle mire del Partito,
supremo organo di governo gestito in maniera assoluta dal Grande
Fratello, misterioso e sconosciuto dittatore che guida in maniera
incontestabile l'intera società. In una collettività interamente
sottomessa al Socing, una sorta di socialismo estremizzato, il pensiero e
i sentimenti sono negati e indicizzati a seguire unicamente quanto
divulgato dagli schermi diffusi dal Partito stesso in ogni abitazione.
Tramite microfoni presenti ovunque e non disattivabili, perfino la
privacy cessa di esistere e l'amore viene convertito in una semplice
procreazione con lo scopo di creare nuovi individui sottomessi e fedeli.
Il protagonista della trama nutre e coltiva fin dalle prime pagine
sovversive e vietate idee che osteggiano la solida guida del Bipensiero,
in un clima di paura e sospetto riesce a vivere un amore clandestino
con Julia, altro ambiguo personaggio della trama, e insieme tentano di
incentivare le forze clandestine, contrarie alla dittatura. La storia
prenderà epiloghi inattesi che terranno col fiato sospeso fino alle
ultime, disilluse righe.
Un'opera colossale, un visionario sguardo in un ipotetico futuro nato dal genio di un autore fuori dal comune. Imperdibile.
Lunghezza opera
:) :) :)
Ampiezza cast personaggi
:) :) :)
Varietá luoghi
:) :) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza
:) :) :) :)
Componente inedita
:) :) :) :) :)
Valutazione complessiva
:) :) :) :)
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