martedì 8 novembre 2016

Survivor Di Chuck Palahniuk

Survivor
Di Chuck Palahniuk

A cura di Serena P.

Tender Branson, ultimo membro sopravvissuto di una setta, narra la storia della sua vita alla scatola nera di un aereo che sta precipitando al largo dell'Australia. In un crescendo delirante Tender racconta di quando viveva nella comunità della setta ignaro dell'esistenza di un mondo evoluto, e descrive i suoi lavori di maggiordomo, di suggeritore di galateo per "nouveaux riches" in difficoltà, di istigatore telefonico al suicidio. Le sue vicende raggiungono l'apice quando rimane l'unico superstite al suicidio di massa dei membri della setta e grazie alla cinica assistenza di un agente dello spettacolo. Ma le cose si mettono male quando emergono le prove che i suicidi della setta sono in realtà degli omicidi.

Commento: questo è il secondo libro che leggo di questo scrittore e non posso che convincermi ancora di più che sia un GENIO. Dietro le sue storie un po’ assurde a cervellotiche ( in senso positivo) c’è sempre una verità, una critica aperta verso la società e le cose che in essa non vanno. Mi piace il fatto che nei suoi due libri che ho letto ( l'altro è fight club) sia sempre il personaggio principale a raccontare la sua storia, questo libro come l'altro è pieno di “mantra” tossici nel senso che ti entrano in testa e li restano conficcati fino alla fine, ti sembra di essere soffocato, Palahniuk sa essere sarcastico, dissacrante e saccente in modo maestrale. Ci fornisce uno spaccato dell’America moderna, dove sembra che necessariamente tutti debbano saper sopravvivere a qualcosa che può essere più o meno importante, siamo tutti preda dell'inutile e del futile, dell’ adorazione dell'apparenza, che qui viene distrutta con ironia pungente; alla predeterminazione della vita, all'assenza di novità, tutti siamo presi a vivere una vita priva di novità inseriti in schemi ben precisi un po’ come pecore che hanno bisogno sempre di qualcuno che gli dica cosa fare dove andare… è un libro che richiede una certa concentrazione di lettura perché ogni frase anche la più insignificante ha un significato che si rivela alla fine- inizio. Dico fine-inizio perché il libro parte, sia come numero di capitolo che come numerazione della pagine dalla fine fino ad arrivare al numero 1, il numero delle pagine conteggiate a ritroso e i capitoli numerati da quarantasette a uno sottolineano l'inevitabile epilogo in un progressivo conto alla rovescia.

Lunghezza Opera :) :)
Ampiezza cast dei personaggi :) :) :)
Varietà Luoghi :) :) :) :)
Coinvolgimento e scorrevolezza :) :):) :)
Componente Inedita :) :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) 

Nessun commento:

Posta un commento