Roberto Costantini - Alle radici del male
A cura di Serena P.
Tripoli, anni Sessanta. Quella dell'irrequieto e ribelle Mike
Balistreri è un'adolescenza tumultuosa come il ghibli che spazza il
deserto. Roma, settembre 1982. Reduce dall'esito catastrofico del caso
Sordi, il giovane commissario Balistreri di notte si stordisce con il
sesso, l'alcol e il poker e di giorno indaga svogliatamente sulla
morte di Anita. Per gratitudine verso chi gli ha salvato la carriera, è
anche costretto a vegliare sulla scapestrata Claudia Teodor. Ma Nadia,
Anita e Claudia sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale
Michele Balistreri sarà costretto a calarsi nelle zone più buie del suo
passato.
Non si può certo dire che questo autore non sia
originale. Anche in questo secondo lavoro Costantini è riuscito a
regalarci un thriller di alto livello con uno stile molto personale,
facilmente distinguibile. Personalmente amo questa interpretazione del
genere poliziesco, con una cura molto attenta del contesto
socio-politico, per poi cucirci sopra una storia di fantasia come un
abito su misura.
Questo romanzo può aiutare a far chiarezza su
avvenimenti realmente accaduti, che sono stati in qualche modo distorti
dai servizi segreti del tempo. Ho trovato affascinate questo gravitare
di Mike attorno ad un anno che per lui significa l’inizio di un incubo e
la fine di un dramma…
Lunghezza Opera :) :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi
:) :) :) :) :)
Varietà Luoghi
:) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza
:) :) :) :)
Componente Inedita
:) :) :)
Valutazione Complessiva
:) :) :)
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