La carriera di un libertino
 M.C. Beaton (Autore)
 
 A cura di Serena P.
 
 67 Clarges Street.Lord Guy Carlton, di ritorno dalla guerra contro 
Napoleone, desidera solo alcol, donne e divertimento. Affitta 67 Clarges
 Street, dove si stabilisce con un amico, e all’inizio il gruppo dei 
nostri simpatici domestici è felice del nuovo inquilino, che elargisce 
abbondanti mance e porta nuova vita nell’elegante dimora. Dopo 
pochissimo, però, lo stile sregolato del giovanotto sciocca Rainbird and
 Co., e quando lord Carlton s’innamora di una giovane ereditiera 
dall’educazione rigida, che lo vede come la quintessenza di tutti i 
peccati, Rainbird sarà felice di correre in suo aiuto per trasformarlo 
in un gentiluomo.
 Questo libro fa parte di una serie di sei volumi 
in cui si racconta le avventure legate a una dimora situata a Mayfair, 
quartiere in di Londra, affittata di anno in anno, all’epoca della 
Reggenza, a inquilini che volevano sfruttare la Stagione, ovvero il 
periodo dell’anno compreso tra la primavera e l’ estate e durante il 
quale si organizzavano feste e balli per concludere matrimoni nella 
società inglese. 
 La casa di Clarges Street appartiene al decimo 
duca di Pelham, il nono duca si è suicidato. Non solo la casa cosi non 
fu affittata per due stagione ma durante la successiva il figlio degli 
affittuari aveva perso tutto il denaro e il patrimonio di famiglia e la 
figlia fu trovata morta a Green Park senza motivi apparenti. L’alone di 
sfortuna che circonda la dimora fa si che siano abbassati i prezzi 
dell’affitto. La casa quindi è vuota ad eccezione della servitù, l latra
 vera protagonista della serie. Trattata malissimo, con stipendi da fame
 e quindi in disperata attesa di nuovi inquilini dal quale ricevere 
qualche soldino in più. Il maggiordomo Rainbird, il cuoco Angus 
MacGregor, la governante Mrs Middleton, le cameriere Jenny e Alice, 
Joseph il valletto e gli sguatteri Lizzie e Dave costituiscono un gruppo
 a cui è impossibile non affezionarsi. 
 Non avevo mai letto nulla di
 questa scrittrice e non conoscevo nemmeno la casa editrice (Astoria) 
per cui sono partita nella totale oscurità. Dopo poche pagine però mi 
sono sentita subito coinvolta e mi sono sentita lì vicino ai personaggi.
 Questo romanzo ha un’ ironia tutta sottile che non può non farti 
sorridere, unitamente alla descrizione perfetta del periodo storico. I 
personaggi di questo romanzo ( dovrebbe essere il terzo dei sei, scusate
 la poca precisione ma ho trovato solo i titoli in inglese e non so se 
in italiano corrispondano),sono descritti parallelamente, ma non in modo
 che uno non capisca come possano interagire tra loro, ma con quel modo 
che non fa differenza tra le classi sociali se non in alcuni punti ma in
 quei punti c’è il perché della distinzione. I due nobili Lord Guy e Mr 
Rogers sono estremamente umani tanto quanto i servi e non li trattano da
 inferiori ( tanto per fare un esempio) questo in netta contrapposizione
 con Lady Esther ma si sa l’amore può cambiare le persone…tra una risata
 e un’altra…
 
 Lunghezza Opera :) :)
 Ampiezza cast dei Personaggi 
 :) :) :) :) :)
 Varietà Luoghi 
 :) :) :)
 Coinvolgimento e Scorrevolezza 
 :) :) :) :)
 Componente Inedita 
 :) :)
 Valutazione Complessiva
 :) :) :) 
 

 
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