mercoledì 9 novembre 2016

La carriera di un libertino M.C. Beaton (Autore)

La carriera di un libertino
M.C. Beaton (Autore)

A cura di Serena P.

67 Clarges Street.Lord Guy Carlton, di ritorno dalla guerra contro Napoleone, desidera solo alcol, donne e divertimento. Affitta 67 Clarges Street, dove si stabilisce con un amico, e all’inizio il gruppo dei nostri simpatici domestici è felice del nuovo inquilino, che elargisce abbondanti mance e porta nuova vita nell’elegante dimora. Dopo pochissimo, però, lo stile sregolato del giovanotto sciocca Rainbird and Co., e quando lord Carlton s’innamora di una giovane ereditiera dall’educazione rigida, che lo vede come la quintessenza di tutti i peccati, Rainbird sarà felice di correre in suo aiuto per trasformarlo in un gentiluomo.
Questo libro fa parte di una serie di sei volumi in cui si racconta le avventure legate a una dimora situata a Mayfair, quartiere in di Londra, affittata di anno in anno, all’epoca della Reggenza, a inquilini che volevano sfruttare la Stagione, ovvero il periodo dell’anno compreso tra la primavera e l’ estate e durante il quale si organizzavano feste e balli per concludere matrimoni nella società inglese.
La casa di Clarges Street appartiene al decimo duca di Pelham, il nono duca si è suicidato. Non solo la casa cosi non fu affittata per due stagione ma durante la successiva il figlio degli affittuari aveva perso tutto il denaro e il patrimonio di famiglia e la figlia fu trovata morta a Green Park senza motivi apparenti. L’alone di sfortuna che circonda la dimora fa si che siano abbassati i prezzi dell’affitto. La casa quindi è vuota ad eccezione della servitù, l latra vera protagonista della serie. Trattata malissimo, con stipendi da fame e quindi in disperata attesa di nuovi inquilini dal quale ricevere qualche soldino in più. Il maggiordomo Rainbird, il cuoco Angus MacGregor, la governante Mrs Middleton, le cameriere Jenny e Alice, Joseph il valletto e gli sguatteri Lizzie e Dave costituiscono un gruppo a cui è impossibile non affezionarsi.
Non avevo mai letto nulla di questa scrittrice e non conoscevo nemmeno la casa editrice (Astoria) per cui sono partita nella totale oscurità. Dopo poche pagine però mi sono sentita subito coinvolta e mi sono sentita lì vicino ai personaggi. Questo romanzo ha un’ ironia tutta sottile che non può non farti sorridere, unitamente alla descrizione perfetta del periodo storico. I personaggi di questo romanzo ( dovrebbe essere il terzo dei sei, scusate la poca precisione ma ho trovato solo i titoli in inglese e non so se in italiano corrispondano),sono descritti parallelamente, ma non in modo che uno non capisca come possano interagire tra loro, ma con quel modo che non fa differenza tra le classi sociali se non in alcuni punti ma in quei punti c’è il perché della distinzione. I due nobili Lord Guy e Mr Rogers sono estremamente umani tanto quanto i servi e non li trattano da inferiori ( tanto per fare un esempio) questo in netta contrapposizione con Lady Esther ma si sa l’amore può cambiare le persone…tra una risata e un’altra…

Lunghezza Opera :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi
:) :) :) :) :)
Varietà Luoghi
:) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza
:) :) :) :)
Componente Inedita
:) :)
Valutazione Complessiva
:) :) :) 

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