lunedì 9 gennaio 2017

"Il bisogno di un cuore nuovo" di Giulia Mascaro


"Il bisogno di un cuore nuovo"
di Giulia Mascaro

a cura di Selene C.


Maddalena ha una disfunzione cardiaca che non le permette di essere come tutte le ragazze della sua età; ha scoperto questo problema da bambina e da allora è in lista per un trapianto che le permetterà di poter fare tutto ciò che desidera: ogni sforzo eccessivo può compromettere la sua salute, irrimediabilmente. 

Maddalena ha 18 anni e non sa cosa significhi andare a danza o semplicemente fare palestra; anche solo fare la spesa può essere un'impresa ardua; al suo fianco, pronte a proteggerla ci sono: sua sorella Michela, di 15 anni; sua madre Tecla e, fino a due anni prima anche suo padre, Guido, vittima di un terribile incidente stradale, investito da un auto nei pressi della scuola della figlia piccola, e, deceduto proprio sotto i suoi occhi; immagini indelebili che a distanza di due anni ancora assillano il cuore e gli occhi di Michela. 
Un'assenza che si avverte in ogni gesto familiare, il ricordo e il dolore ancora pervadono le loro vite.

Un bel giorno Maddalena incontrerà e si scontrerà — come nel cartone "Kiss me Licia" — con un bel ragazzo, Davide, che colpo di fulmine, è attratto da lei; ma Maddalena, per non creare situazioni spiacevoli e per proteggersi, considerata la sua situazione di salute, fugge via senza neanche presentarsi.

Quello sarà il primo di diversi incontri; il dilemma farà capolino su un nuovo sorriso: dovrebbe presentarsi e accettare l'invito ad uscire? E se scoprendo il suo problema non la giudicasse più "normale" e la lasciasse così? Ne soffrirebbe. Meglio di no, pensa, meglio troncare sul nascere un seme che potrebbe essere distruttivo per entrambi. 

E, proprio come la forza di un seme, inspiegabilmente finito sull'asfalto, riuscirà con la sua forza a sradicare ogni incertezza e a crescere con vigore su un terreno algido e insicuro.

Ma ad impensierire il nucleo familiare contribuirà, non volutamente, anche Michela, fidanzata ormai da un anno, verrà tradita dal suo bell'Alex e dalla sua migliore amica; un colpo durissimo che la lacererà profondamente, ma riuscirà nuovamente a sorridere grazie a sua madre e Maddalena, ma soprattutto grazie a nuovi amici che con affetto le prenderanno la mano per farla uscire dal buio in cui si ritrova, conosceremo: Deianira — bellissimo riferimento alla letteratura greca, nome tratto da una tagedia di Sofocle; personaggio tormentato, le cui vicessitudini rivivono nell'eroina reale —; suo fratello Davide, il nuovo amico di Maddalena, e il migliore amico di lui, Matteo, che sembra nutrire un sentimento più profondo per Michela, ma che, con profondo rispetto non avanza alcuna pretesa sulla giovane con il cuore spezzato.

I personaggi sono disegnati con abile mano; l'autrice riesce con tratto leggero e delicato ad inserirci nella storia, ci fa conoscere i personaggi e i loro pensieri singolarmente; fa commuovere l'assenza della figura paterna che rivive nelle parole e nei gesti di una famiglia che nonostante tutto non si abbatte, non si arrende: una madre che si ritrova a crescere due figlie senza alcun aiuto; Michela, cresciuta troppo in fretta, che protegge sua sorella pur essendo la piccola di casa, e, infine Maddalena, una ragazza che non si lascia imbrigliare da un male che può ucciderla, lei vuole vivere e lo dimostra fino alla fine.
Sono personaggi che ti lasciano un qualcosa dentro, un desiderio di emulazione.

Il finale sarà un vero "colpo" di scena — che non posso svelarvi! — e rimetterà in discussione le carte di gioco in tavola.

Un libro che ho letto tutto d'un fiato; è così che ci si sente: presi a tal punto da non poter fare a meno di arrivare a fine romanzo; ho apprezzato ogni singola parola degustandola.

L'autrice, che conosco intimamente, mi ha davvero colpita; conosco la sua forte sensibilità e la sua professionalità, ma non avevo ancora avuto il privilegio di conoscere la sua penna, con profonda soddisfazione — anche lei vive a Catanzaro, piccolo luogo ameno e capoluogo della Calabria — posso affermare che ho scoperto un talento; perché l'arte dello scrivere non è un dono che possiedono in molti, soprattutto delineare con delicatezza e forte sensibilità certi temi.

Grazie Giulia per avermi regalato queste emozioni! 

Un libro diventa eccezionale, quando lascia dentro chi legge forti emozioni; così è stato per me è vi invito fortemente a leggerlo, davvero, davvero molto bello.

«Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico». 
(Paul Sweeney)

Lunghezza Opera    

Ampiezza cast dei Personaggi    

Varietà Luoghi    

Coinvolgimento e Scorrevolezza     

Componente Inedita     

Valutazione Complessiva     

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