mercoledì 4 gennaio 2017


"Canto di natale"
di Charles Dickens

a cura di Selene C.


#Letturenatalizie libro numero 2.

Questo è un capolavoro, non si può che dire bene. Ho sempre visto le rappresentazioni cinematografiche e mai ne ho letto il romanzo... 

L'atmosfera che si respira è proprio ottocentesca; Dickens ha uno stile narrativo invidiabile, ironico e pungente, ma che attraverso la descrizione di colori e profumi lascia immaginare con nitida chiarezza le immagini che descrive. La storia la conosciamo un po' tutti: Ebenezeer Scrooge, è un avaro individuo, chiuso in se stesso che non ama nulla, neanche il Natale, così avido che deve centellinare il denaro persino per comprare il carbone per riscaldare l'ufficio in cui lavora, in cui gela il suo povero dipendente. 

La notte della vigilia, lo spirito del suo defunto collega Marley lo visita e lo avverte della sua condizione post mortem spaventandolo, e avvisandolo che di lì a poco tre spiriti sarebbero andati a trovarlo: lo spirito del natale passato, del natale presente e di quello futuro.

Attraverso viaggi che durano una sola notte, Scrooge subirà un cambiamento drastico di rotta, comprende che per salvarsi dovrà diventare buono, sensibile e altruista, gli è stata offerta una seconda possibilità e lui non sarà così sciocco da sprecarla. 

Una lettura bellissima; ho sentito il freddo e la neve descritti sulla mia pelle come se fossi lì, così come gli odori e i profumi delle strade e delle tavole imbandite; e vi dirò di più: alla fine mi sono anche commossa. Una lettura Natalizia che non potete perdervi

«Non ebbe più nulla a che fare con gli spiriti, ma visse sempre secondo i dettami della temperanza integrale e sempre si disse di lui che sapeva festeggiare degnamente il Natale, se mai creatura vivente può attribuirsi questo vanto».

Lunghezza Opera   

Ampiezza cast dei Personaggi    
Varietà Luoghi    

Coinvolgimento e Scorrevolezza     

Componente Inedita   

Valutazione Complessiva     

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