"Harry Potter e la maledizione dell'erede"
di J.K.Rowling, Jack Thorne e John Tiffany
a cura di Selene C.
Un caso editoriale che ha fatto molto scalpore nel bene e nel male; moltissimi fan e non, ne hanno parlato, ne hanno scritto, chi lo ha criticato perché non un vero prosieguo della storia, o perché scritto sotto forma di sceneggiatura teatrale (ma non avete mai letto Shakespeare? per citarne uno!); chi, invece, ha apprezzato questo nuovo episodio che ha portato in scena nuovamente il mago famoso e i suoi amici con una nuova brilante avventura.
Il libro, in realtà è la sceneggiatura di uno spettacolo teatrale, è l'ottava storia sequel della saga potteriana.
Ebbene sì, l'ho letto! All'inizio ero molto titubante, soprattutto dopo aver letto i commenti di chi lo aveva acquistato prima in inglese e poi in traduzione italiana, una delusione; io, invece, che non mi lascio intimorire dal giudizio degli altri, ho preferito tastare con mano e formulare un mio personalissimo parere.
L'ho acquistato, e, dopo aver letto queste brevi battute:
«Ginny
Harry. Da quant'è che non ti faceva male la cicatrice?
Harry si gira verso Ginny, la sua espressione dice tutto.
Harry
Da ventidue anni.»
Non posso negare di aver sentito i brividi salirmi lungo la schiena!
Certo è stato diverso, un po' strano rivedere tutti i personaggi ormai grandi: Harry, un padre con problemi di comunicazione con il proprio figlio; quest'ultimo costretto a subire il peso della notorietà paterna, sentendosi inadeguato e insicuro cercherà di riscattarsi.
Leggere questi nomi di nuovo mi ha dato una grande emozione, sono cambiati loro come sono cambiata io; è stato un ritrovarsi, e scoprire che il tempo non aveva cancellato e scalfito le emozioni.
Una nuova avventura tutta particolare, con nuovi personaggi da scoprire.
La storia riprende là dove l'avevamo lasciata dieci anni fa, al binario 9 e ¾; Harry e sua moglie Ginny, insieme ai suoi due amici di vita, Ron ed Hermione, accompagnano i loro rispettivi figli in stazione per il viaggio che li porterà ad Hogwarts, la celebre scuola di magia, la cui preside è la McGranitt, ex docente di Trasfigurazione, succeduta al defunto Albus Silente.
I figli di Harry, non solo nei nomi ma anche nello spirito, riecheggiano ombre del passato; rivediamo un giovane James, molto sicuro di sé che corre incontro ai suoi amici; poi Albus Severus, secondogenito, molto insicuro, timido e in ansia perché dovrà iniziare il suo primo anno accademico e teme di non rendere onore alla propria famiglia, non entrando nella casa di Grifondoro.
Lily, invece, è ancora troppo piccola, quindi tenendo la mano del padre saluta i suoi fratelli invidiandoli.
La figlia di Ron ed Hermione, Rose, ci ricorda chiaramente sua madre, sua degna erede!
Le amicizie che nascono sul treno diretto ad Hogwarts diventano legami indissolubili, altrettanto le inimicizie (lo abbiamo visto con Harry, Ron ed Hermione; e il rapporto turbolento con Malfoy); e così Albus farà amicizia con Scorpius, figlio dell’acerrimo nemico di Harry, Draco Malfoy; nonostante i divieti nasce l’amicizia, ed è inevitabile, resa ancora più ufficiale dalla scelta del cappello parlante durante lo smistamento, in cui Albus verrà assegnato alla casa di Serpeverde.
Il senso d’inadeguatezza, di straneamento e non integrazione porteranno il giovane Albus e, a ruota, Scorpius a cercare di dare un senso alle loro vite, una forma di ribellione e di riscatto: ruberanno la Giratempo custodita al Ministero della Magia, nell'ufficio di Hermione, ora il Ministro; e tenteranno, aiutati da Delphi, nipote di Amos Diggory, uno zio di cui si prende cura, di tornare indietro nel passato per salvare Cedric Diggory. Ma qualcosa andrà storto e Albus dovrà rimediare ai mali causati, ci riuscirà? O il mondo magico sarà spazzato via dal ritorno dell'Ombra oscura?
Interessante è leggere il rapporto conflittuale che Harry ha con suo figlio, è come se si saltasse l'anello di una catena, non riescono a comunicare; come se un muro impedisse loro di avvicinarsi; ma l'amore, come la Rowling ci ha insegnato, supera qualsiasi barriera, e anche Harry ed Albus si ritroveranno.
Si scoprono lati inediti dei personaggi che abbiamo amato ed odiato; si chiariscono alcune situazioni; si creano nuove amicizie e si consolidano le vecchie.
Un’avventura che ci trasporta nuovamente in quel luogo magico che è il mondo di Harry Potter, anche se resta una profonda amarezza e una piena consapevolezza dei tempi che furono e che non saranno più.
Buona lettura!
Lunghezza Opera
Ampiezza cast dei Personaggi
Varietà Luoghi
Coinvolgimento e Scorrevolezza
Componente Inedita
Valutazione Complessiva
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