lunedì 2 gennaio 2017

"Il lago" di Banana Yoshimoto


"Il lago"
di Banana Yoshimoto

a cura di Selene C.

Questo titolo mi ispirava fortemente ed era in lista (dei libri da leggere infinita) da molto tempo... dell'autrice avevo letto altri due libri e mi aveva affascinata per la scorrevolezza e la profondità celata nella levità dei toni... 

Il libro è molto fluido, si presenta come un flusso di coscienza, e, proprio come l'acqua che scorre ci trasporta con sé fino alla fine.

Il Giappone come sempre fa da sfondo alla nostra storia, la protagonista, Chihiro una pittrice trentenne che ha perso da poco sua madre, lascia il suo paese natìo e il padre, con cui ha un rapporto particolare, legato probabilmente alla strana situazione familiare: la madre lavorava in un club e forse proprio per la sua posizione non ha mai potuto sposare suo padre, che al contrario ricopre una posizione sociale elevata; ciò non ha impedito ai due amanti di formare una famiglia.

Alla morte della madre, Chihiro, decide di lasciare il piccolo paese per trasferirsi in una città; ogni sera si affaccia dal suo balcone per ammirare il cielo e la vita che scorre sotto di sé; ed è così che incontra lui, Nakajima.
Affacciarsi e vedere la quotidianità dell'altro diventa routine, diventa amicizia, fino a quando non possono fare a meno l'una dell'altro e si incontrano, da lì sboccia un amore... molto singolare, sono due individui che non esternano molto i propri sentimenti, ma dimostrano a chiare lettere che sono innamorati, come se fossero legati indissolubilmente da un filo saldo e forte. 

Nakajima è un ricercatore di medicina che studia tantissimo per eccellere, ma dietro questo accanimento nasconde qualcosa che lo ha ferito nell'intimo; un giorno Chihiro tornata a casa prima, lo trova sul letto assopito, raggomitolato come un feto con sotto il braccio uno strumento per cucinare, logoro dal tempo; è chiaro che qualcosa non va; ciò però non la farà desistere dal sentimento provato, soprattutto quando scoprirà parte della verità.

Avanzando lentamente lungo il romanzo scopriamo altri personaggi, sempre velati dal mistero e dal paranormale; un senso di profonda angoscia pervade le righe della storia, fino a quando si giunge al finale che chiarisce il perché delle azioni, un qualcosa che non potevamo prevedere neanche noi lettori. 

Il libro è molto scorrevole, lo ribadisco, è quasi difficile non continuare a leggere perché non ci sono capitoli che segnano il distacco tra un periodare e l'altro, per cui si prosegue dritto fino alla fine.

Per quanto possa essere scorrevole non ho amato la lettura di questo libro, mi ha lasciata con un senso di angoscia e di estraneità, ma al di là di questo la Yoshimoto sa perfettamente ricreare queste atmosfere nebulose e ultraterrene dove il paranormale o eventi ultrasensoriali si incontrano con la quotidianità e la vita normale degli individui. 

Vi lascio con una citazione del libro:
«È sempre un rovescio della medaglia. Dietro alla luce più intensa si nasconde l'oscurità più profonda. Come una creatura leggendaria».

Lunghezza Opera   

Ampiezza cast dei Personaggi  

Varietà Luoghi   

Coinvolgimento e Scorrevolezza   

Componente Inedita   

Valutazione Complessiva   

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