"Orbeth - L'Oscura Minaccia " di Marco Perrone
A cura di: Isabella D’Amore
Credo che basti una sola parola ad esprimere il mio giudizio su questo lavoro: entusiasta!
C’è un equilibrato connubio tra un semplice nodo della trama (che darà spazio a futuri e attesissimi eventi nei seguenti libri) e descrizioni dettagliatissime, che contribuiscono a stimolare l’immaginazione del lettore. È una scelta ottima quella di ricorrere a perifrasi che richiamano effetti ottici e sonori al posto di ricorrere a una sola parola che ricopre quel significato specifico, perché permette di ampliare notevolmente la percettibilità di quanto si sta leggendo. L’uso alto della lingua, poi, è perfettamente coordinato con il contesto in cui vivono i personaggi.
Allo stesso modo dei paesaggi e degli ambienti, le sensazioni dei personaggi sono descritte in maniera esemplare. Entriamo nella mente e nei cuori dei protagonisti, viviamo le loro stesse paure e passioni, durante la battaglia e non.
La narrazione è lineare e semplice. Si da ampio spazio a flashback e ricordi intimi dei personaggi tramite dialoghi, pensieri o tramite la voce narrante. È una scelta perfetta per quanto riguarda un romanzo che non soltanto è fantasy, ma presenta caratteristiche tipiche dell’epica di guerra.
I momenti più entusiasmanti del libro sono le battaglie. Il lettore si cala in esse, le vede come se stesse osservando dal vivo, percepisce la tensione che si crea tra i soldati werlimiti e anche le preoccupazioni dei loro ufficiali, uomini esemplari, che riescono a superare qualsiasi crisi con il loro coraggio e ardore.
A volte sono presenti messaggi che lasciano un fondo di verità. Per esempio, chi è al potere politico e si accorge delle potenzialità di qualcosa, se ne impossessa e ne fa inevitabilmente arma di distruzione e dominio. Alla fine, perde il controllo della situazione, portando alla rovina il suo popolo. Parallelamente, possiamo vedere Rinfold, dove la religione domina assoluta. Lo strapotere del clero è fortemente presente, e non vagamente ricorda quello che si è imposto in Italia nei secoli.
Per non parlare di Jean, che accusa i werlimiti. «Con la vostra cultura e tecnologia, credete di dominare il mondo». Il netto contrasto tra la semplicità delle tribù e la complessità di civiltà avanzate è forte, ed è una verità valida sempre e nel tempo.
Nonostante le tensioni che si creano tra i personaggi, alcuni dei quali molto differenti tra loro, come Malcus e Jean, alla fine prevale sempre l’unione e la lotta per liberarsi da un terribile flagello. È questo che dobbiamo fare tutti, anche nelle nostre singole vite.
Dunque, questo è il mio positivissimo giudizio. Non vedo l’ora di aprire il prossimo libro e di calarmi nella prossima entusiasmante avventura orbethiana! . Ampiezza Cast Personaggi:
:) :) :) :) :)
. Varietà Luoghi:
. Coinvolgimento e Scorrevolezza:
:) :) :) :) :)
. Componente Inedita
:) :) :) :) :)
. Valutazione Complessiva:
:) :) :) :) :)
https://www.facebook.com/leggerecolsorriso/photos/a.863830846999922.1073741828.863711173678556/916707601712246/?type=3&theater
A cura di: Isabella D’Amore
Credo che basti una sola parola ad esprimere il mio giudizio su questo lavoro: entusiasta!
C’è un equilibrato connubio tra un semplice nodo della trama (che darà spazio a futuri e attesissimi eventi nei seguenti libri) e descrizioni dettagliatissime, che contribuiscono a stimolare l’immaginazione del lettore. È una scelta ottima quella di ricorrere a perifrasi che richiamano effetti ottici e sonori al posto di ricorrere a una sola parola che ricopre quel significato specifico, perché permette di ampliare notevolmente la percettibilità di quanto si sta leggendo. L’uso alto della lingua, poi, è perfettamente coordinato con il contesto in cui vivono i personaggi.
Allo stesso modo dei paesaggi e degli ambienti, le sensazioni dei personaggi sono descritte in maniera esemplare. Entriamo nella mente e nei cuori dei protagonisti, viviamo le loro stesse paure e passioni, durante la battaglia e non.
La narrazione è lineare e semplice. Si da ampio spazio a flashback e ricordi intimi dei personaggi tramite dialoghi, pensieri o tramite la voce narrante. È una scelta perfetta per quanto riguarda un romanzo che non soltanto è fantasy, ma presenta caratteristiche tipiche dell’epica di guerra.
I momenti più entusiasmanti del libro sono le battaglie. Il lettore si cala in esse, le vede come se stesse osservando dal vivo, percepisce la tensione che si crea tra i soldati werlimiti e anche le preoccupazioni dei loro ufficiali, uomini esemplari, che riescono a superare qualsiasi crisi con il loro coraggio e ardore.
A volte sono presenti messaggi che lasciano un fondo di verità. Per esempio, chi è al potere politico e si accorge delle potenzialità di qualcosa, se ne impossessa e ne fa inevitabilmente arma di distruzione e dominio. Alla fine, perde il controllo della situazione, portando alla rovina il suo popolo. Parallelamente, possiamo vedere Rinfold, dove la religione domina assoluta. Lo strapotere del clero è fortemente presente, e non vagamente ricorda quello che si è imposto in Italia nei secoli.
Per non parlare di Jean, che accusa i werlimiti. «Con la vostra cultura e tecnologia, credete di dominare il mondo». Il netto contrasto tra la semplicità delle tribù e la complessità di civiltà avanzate è forte, ed è una verità valida sempre e nel tempo.
Nonostante le tensioni che si creano tra i personaggi, alcuni dei quali molto differenti tra loro, come Malcus e Jean, alla fine prevale sempre l’unione e la lotta per liberarsi da un terribile flagello. È questo che dobbiamo fare tutti, anche nelle nostre singole vite.
Dunque, questo è il mio positivissimo giudizio. Non vedo l’ora di aprire il prossimo libro e di calarmi nella prossima entusiasmante avventura orbethiana! . Ampiezza Cast Personaggi:
:) :) :) :) :)
. Varietà Luoghi:
. Coinvolgimento e Scorrevolezza:
:) :) :) :) :)
. Componente Inedita
:) :) :) :) :)
. Valutazione Complessiva:
:) :) :) :) :)
https://www.facebook.com/leggerecolsorriso/photos/a.863830846999922.1073741828.863711173678556/916707601712246/?type=3&theater
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