domenica 15 luglio 2018

"Guerra e Pace" di Lev Nikolaevič Tolstoj




“Guerra e Pace”
di Lev Nikolaevič Tolstoj
a cura di Selene M. Corapi

Come si può recensire un capolavoro della Letteratura?
Impensabile aggiungere qualcosa di più o, di meno; criticarlo? Impossibile!

Dopo sei mesi di amicizia, perché ritrovarlo sempre sul comodino ad attendermi lo ha reso un compagno, che mi ha seguito per mezzo anno della mia vita, tra alti e bassi, tra abbandoni e brevi letture, ci siamo dovuti salutare affettuosamente.
1463 pagine in cui Tolstoj (edizione Garzanti, testo francese e traduzione, e numerosissime note, € 14,90) riversa se stesso e le sue idee.

Sullo sfondo delle guerre napoleoniche (dal 1805 al 1812) l’Autore racconta le vicende e gli intrecci di alcune famiglie dell’alta nobiltà, i Rostov e i Bolkonskij, genuini e portatori di grandi valori, di contro ai dissoluti Kuragin. Numerosi personaggi prendono parola e ci trasportano in quel clima magico della Russia disegnato da Tolstoj.

È un capolavoro sotto molteplici punti di vista: l’abilità nel delineare i caratteri dei diversi personaggi, i riferimenti storici, l’evoluzione di alcuni personaggi, i valori religiosi e propri dell’uomo.

Il personaggio chiave è Pierre Bezuchov attorno a cui ruotano i numerosi personaggi; Tolstoj riversa su carta i tipi umani, l’umanità intera, e mostra i lati oscuri e quelli luminosi in cui ognuno di noi può identificarsi.

Che dire di Andrej Bolkonskij? Ho sperato fino alla fine che la sua sorte potesse mutare (sigh!).

Quello che mi ha colpito maggiormente sono i riferimenti religiosi, in Pierre Bezuchov possiamo intravedere il nostro Autore, questo personaggio ha un’evoluzione morale e spirituale, impacciato e goffo cerca di inserirsi nel mondo, si lascia travolgere dai piaceri mondani e dissoluti, cercando di essere migliore e pulito, leggendo vedrete e scoprirete il suo lungo percorso che alla fine lo tramuterà in un uomo migliore, l’uomo che ha sempre desiderato essere.

Un altro elemento di fascino sono i riferimenti storici, ma soprattutto le teorie e i dubbi sulla Storia e coloro che ne scrivono, gli storici. Tolstoj cerca di dare la sua visione oggettiva: chi scrive la Storia? Cos’è il potere? E qual è la forza che muove i popoli? Perché accade quel che accade?

«“Per sempre?” disse il principe Andrej. “Non c’è nulla di cui si possa dire ‘per sempre’.” […] “Agli uomini non è concesso giudicare di ciò che è giusto o ingiusto. Gli uomini si sono sempre sbagliati e sempre si sbaglieranno, e tanto più nel giudicare ciò che è giusto o ingiusto.” […] “E chi può dirti ciò che è male per un’altra persona?” domandò. “Ciò che è male? Ciò che è male?” disse Pierre. “Tutti sappiamo ciò che è male per noi stessi!” “Sì, noi lo sappiamo, ma ciò che io riconosco come il male per me stesso non posso farlo a un altro,” disse il principe Andrej, animandosi sempre più e con l’evidente desiderio di enunciare a Pierre la sua nuova concezione delle cose. Parlava in francese. “Je ne connais dans la vie que maux bien réels: c’est le remorde et la maladie. Il n’est de bien che l’absence de ces maux" (“Io nella vita non conosco che due veri mali: il rimorso e la malattia. E l’unico bene è l’assenza di questi due mali”). Vivere per me stesso, evitando solamente questi due mali, ecco: adesso questa è tutta la mia saggezza”».
 
Affascinante, coinvolgente e travolgente, “Guerra e Pace” è questo e molto altro ancora, non lasciatevi intimorire dalla mole perché correreste il rischio di perdervi un Capolavoro della Letteratura Russa.

Lunghezza Opera 😊😊😊😊😊
Ampiezza cast dei Personaggi 😊😊😊😊😊
Varietà Luoghi 😊😊😊😊😊
Coinvolgimento e Scorrevolezza 😊😊😊😊😊
Componente Inedita 😊😊😊😊😊
Valutazione Complessiva 😊😊😊😊😊

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