a cura di Serena P.
Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro
una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno
una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi,
per la soluzione più semplice - e cioè non escano dalla stessa porta dalla
quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda,
meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. In
233 pagine l’autrice riesce a creare una tensione costante con dei picchi
altissimi ( io stessa in un punto mi sono spaventata da sola) e lo fa con una
maestria che è di pochi. Non si parla di scene horror a livello sanguinolento e
di sbudellamenti vari ma una tensione a livello psicologico che tiene il
lettore attaccato alle pagine e, purtroppo quando il libro finisce ti manca ma
ti fa tirare anche un sospiro di sollievo. I personaggi a livello psicologico
sono ben caratterizzati e la descrizione dei luoghi è fatta in modo che all
inizio uno pensa Oddio che casa orrenda ma a tratti ne rimane cosi affascinato
che il pericolo passa quasi in secondo piano.
Lunghezza Opera :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :) :)
Varietà Luoghi :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :) :)
Varietà Luoghi :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)
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