Altezza reale di Thomas Mann
a cura di Serena P.
è un romanzo ambientato nell’immaginario e decadente Granducato di Grimmburg, che racconta la storia di un figlio del Granduca, Klaus.
Klaus, in quanto aristocratico, ha ricevuto un’educazione che gli ha insegnato a stare distaccato dalla vita, a rappresentare quello che il popolo del Granducato vuole vedere, un principe che sorrida e saluti, che sappia per un momento interrompere la monotonia delle loro giornate; un’educazione che lo porta a vivere un’esistenza “per finta”, dove le sue azioni non sono altro che una messinscena, tanto che è obbligato a nascondere una paralisi al braccio.
Un libro che offre molti spunti di riflessione, apparire ed essere, questo è il cardine sulla quale si basa tutta la narrazione. Due fratelli, educati alla stessa maniera ma che scelgono per gioco forza di agire in maniere totalmente differenti, un modo di essere che è imposto dalla società perché il popolo vuole vedere un certo modo di gestire il regno e di essere. Una forte critica sociale si cela , ma non troppo, tra le righe di questa narrazione. Ma come a volte capita c’è qualcosa che può cambiare se arriva un elemento che ribalta il modo di vedere la vita… la scrittura magistrale di Mann cattura il lettore e lo porta per mano attraverso la narrazione del Granducato di Grimmburg e quando sei dentro nella storia ti lascia la mano per farti arrivare da solo alle conclusioni.
Lunghezza Opera :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)