Il conte di Montecristo Alexandre Dumas
a cura di Serena P.
Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco,
mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815,
il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso
per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e
in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre
nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès.
Primo approccio con l’autore non mi ha lasciata delusa per
nulla. Confesso che in certe parti soprattutto verso la fine mi sono sentita un
po’ annoiata ma nel complesso mi è piaciuto molto anche se avrei sperato in un
finale diverso. i temi trattati sono molti, la sete di potere a discapito degli
altri, la vendetta, il perdono ma soprattutto la parte più oscura dell’uomo è
analizzata in modo perfetto. Certo 1300 pagine circa hanno il loro peso nella
lettura ma non fatevi spaventare dalla mole perché non ne resterete delusi. il modo
di scrivere dell’autore e il suo continuo uso di paragoni rendono la lettura a
volte faticosa però ne vale davvero la pena soprattutto perché alla fine è il
modo stesso di raccontare le vicende che ti mette molta curiosità di sapere
come va a finire.
Lunghezza Opera :) :) :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :) :) :) (e più)
Varietà Luoghi :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza:) :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)
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