lunedì 31 luglio 2017

La nausea di Jean-Paul Sartre




 a cura di Serena P.

Dopo aver viaggiato a lungo, Antoine Roquentin si stabilisce a Bouville, in uno squallido albergo vicino alla stazione, per scrivere una tesi di dottorato in storia. La sera, si siede al tavolo di un bistrot ad ascoltare un disco, sempre lo stesso: Some of These Days. La sua vita ormai non ha più senso: il passato è abitato da Anny, mentre il presente è sempre più sommerso da una sensazione dolce e orribile, insinuante, che ha nome Nausea. Un romanzo trasgressivo e ricchissimo, sempre attuale, che ci restituisce il disagio del mondo in agonia alla vigilia della Seconda guerra mondiale.

Ho letto questo libro  perché dell’autore conosco davvero poco e volevo approfondirlo, forse però sono partita dal libro sbagliato. ho fatto molta fatica a leggerlo per i riferimenti che ci sono e che io non ho colto per cui mi sono ritrovata a leggerlo con a fianco il cellulare per cercare  le cose che non sapevo e questo di certo non mi ha reso confortevole la lettura. L’infinita nostalgia che pervade tutto il romanzo e la nausea che pervade l’autore guardando un mondo che per lui non ha più senso per colpa del suo passato e per il non vedere un futuro questo mi ha colpito molto.

  Lunghezza Opera :) :)
Ampiezza cast dei Personaggi :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :)
Componente Inedita :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :)


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