a cura di Serena P.
Di lui è stato detto tutto. Prima la letteratura e l'arte, poi il cinema e la televisione lo hanno trasformato in un mito che non conosce oblio. E da quando Bram Stoker, riprendendo il vampiro ideato dal medico scrittore John William Polidori, ne ha fatto il protagonista del suo omonimo capolavoro letterario, Dracula continua a esercitare la sua perversa seduzione. Uscito dalla Storia per entrare nella finzione romanzesca, si è trasformato in archetipo delle più grandi paure: l'angoscia umana di fronte alla morte, ma quella ancora più spaventosa di un'immortalità disperata e solitaria. Con questa biografia, che unisce alla rigorosa lettura storica la voce del narratore, Lantos restituisce Vlad III voivoda di Valacchia - detto Dracul, cioè Figlio del Drago - al suo tempo e alla sua terra. Percorre a ritroso il cammino dalla leggenda all'origine del terrore evocato dal nome del primo vampiro. Vissuto nella seconda metà del Quattrocento nel principato valacco, regione aspra e inquieta che i re cristiani d'Ungheria contendevano all'espansione ottomana, Vlad è incarnazione delle contraddizioni della sua era: despota e avventuriero, indomito in battaglia e incline all'intrigo di palazzo, strenuo difensore della cristianità e principe sanguinario implacabile con i nemici, acclamato eroe nazionale conosciuto però anche col truce appellativo di Impalatore. La sua fine è, manco a dirlo, avvolta nel mistero. Prefazione di Giorgio Galli.
Un libro molto interessante che ci permette di conoscere senza usare termini troppo storici colui che ha dato origine al mito del vampiro così come lo conosciamo. Un libro non molto lungo che ci riassume i fatti salienti della vicenda storica attorno a Vlad. Sicuramente un libro che va letto con qualcos'altro se si vuole approfondire in maniera esaustiva la storia dell'impalatore ma che comunque offre buoni punti di partenza su cui poi approfondire.
Lunghezza Opera :) :)
Varietà Luoghi :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :)
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