Rosso Floyd
Michele Mari
a cura di Serena P.
«Mio padre si chiamava Eric Fletcher Waters.
Morì ad Anzio il 18 febbraio 1944. Io sono nato 165 giorni prima
della sua morte. La gente mi conosce come Roger Waters, voce,
bassista e autore della maggior parte dei testi dei Pink Floyd».
Inizia così una delle confessioni dell'immaginaria «istruttoria»
che fa da spina dorsale a questo libro. Un romanzo che ricostruisce
la parabola artistica dei Pink Floyd facendo coincidere i dati
biografici con quelli fantastici, dando forma a un impasto unico
modellato intorno a una delle band più celebrate del ventesimo
secolo. A sovraintendere a questa febbrile requisitoria sono «i
siamesi»: due cervelli per un solo corpo, un legame conflittuale
come quello che unì Roger Waters e David Gilmour. Ma qual è stato
l'originario «evento scarlatto» che ha fatto dei Pink Floyd la
leggenda che sono diventati? Sappiamo che Syd «Diamante Pazzo»
Barrett - dopo appena due dischi e un'esperienza psichedelica dalla
quale non si riprenderà mai più - viene allontanato dai suoi
stessi compagni. È allora che decide di rinchiudersi nello
scantinato della casa di famiglia a Cambridge, in compagnia delle
sue amate chitarre e di tutta la musica che ha in testa. La stessa
musica che, grazie ai concerti tenuti dal gruppo, continua a fare
il giro del mondo: come se il talento visionario di Barrett -
tramite insondabili vie oniriche - avesse continuato a influenzare
sotterraneamente ogni canzone composta dagli altri Pink Floyd dopo
il suo esilio. L'estro catalogatore ed enciclopedico di Michele
Mari si fa in questo libro vertiginoso: l'autore sembra schiudere
le porte del suo laboratorio per interrogare in profondità la
genesi del processo creativo. Il potere della letteratura si allea
in queste pagine a quello della musica: solo così è possibile far
dialogare i personaggi delle canzoni dei Pink Floyd con i membri
stessi della band, Stanley Kubrick con le coriste, David Bowie con
Michelangelo Antonioni... Come il prisma scompone un raggio di luce
mostrando lo spettro di colori che lo costituisce, così l'autore
disseziona il nucleo incandescente delle canzoni dei Pink Floyd
fino a svelare come dietro ogni loro singolo verso si nasconda un
messaggio rivolto all'altrove.
Uno dei libri più belli che ho letto
in assoluto. Di particolare, che salta subito all'occhio, è la
struttura del romanzo. Un romanzo a più voci in cui si parla di
Barrett ma in cui lui non interviene mai. La sua storia e quella del
famoso gruppo viene narrata da tutti coloro che hanno ruotato intorno
a lui. Si parla di una moltitudine di cose, dalla musica agli
aneddoti sulle loro canzoni, alle chicche dietro il loro famoso film
The wall ecc ecc. sicuramente per cogliere e pieno i moltissimi
riferimenti bisogna avere la conoscenza del gruppo e della loro
storia, ma in ogni caso anche i fan “ normali” possono leggere
questo romanzo senza nessun problema.
Lunghezza
Opera :) :):)
Varietà Luoghi :) :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)
Varietà Luoghi :) :) :) :)
Coinvolgimento e Scorrevolezza :) :) :) :)
Componente Inedita :) :) :) :) :)
Valutazione Complessiva :) :) :) :) :)
Ampiezza
cast dei personaggi : non metto voto perché sono più di 5
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