a cura di Serena P.
Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi
di quel Sud di cui pativa l'interminabile decadenza, incominciata con la
sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di
un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il
romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure
di una famiglia del profondo Sud. La madre Caroline è sposata a Jason Compson
III; i coniugi Compson hanno quattro figli: Quentin, Candace (Caddy), Jason e
Benjamin e una nipotina, figlia di Caddy, chiamata anche lei Quentin, in
memoria dello zio.
Non è un libro qualunque e non è un libro per tutti. Ci è
voluta tutta la mia perseveranza e caparbia per superare l'ostacolo del primo
capitolo, che presenta una prosa allucinante, con continue sovrapposizioni
temporali e narrative. Secondo terzo e quarto che racchiudono ciascuno una
giornata, invece sono stati più facili da leggere perché ero già nella giusta
ottica. Ad ogni capitolo cambia la voce narrante la prima è quella di Benjamin,
la seconda è di Quentin la terza è narrata da Jason e la parte finale da Disley
la serva nera più anziana tra quelli al servizio della famiglia che a sua volta
ha tre figli: Versh, Frony, e T. P.; Frony a sua volta ha un figlio, Luster,
che si occupa di Benjamin.
Forte e prorompente è anche il contenuto del romanzo;
un'immagine indelebile della decadenza umana, animi esacerbati, menti malate,
famiglie alla deriva, cui fa da sfondo il grande sud americano, terra di
contrasti e testimone di un'integrazione razziale difficile.
Lunghezza opera: :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :) :) :) e più
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :) :)
Componente inedita: :) :)
Valutazione complessiva: :) :) :)
Ampiezza cast dei personaggi: :) :) :) :) :) e più
Coinvolgimento e scorrevolezza: :) :) :) :)
Componente inedita: :) :)
Valutazione complessiva: :) :) :)